1. Serial sucker - 2


    Data: 17/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    Erminio veniva effettivamente dalla palestra, dove andava ad allenarsi quasi tutte le sere dopo il lavoro: era impiegato in una Agenzia di Assicurazioni. Non che gli interessasse metter su muscoli o quant’altro, anzi: ci andava più che altro per tenersi in forma e per scaricare lo stress di una giornata d’ufficio, tra pratiche di cui non gli interessava niente e le proteste dei clienti che non si vedevano riconosciuto il loro dovuto per la classica microscopica clausoletta nascosta in una piega del foglio. Un’oretta di palestra, dunque, una doccia, poi a casa per la cena e infine al bar per la partita a biliardo con gli amici.
    
    Non aveva la ragazza, Erminio, non che non gli piacessero le donne, anzi! Diciamo che aveva appena rotto con una e si stava guardando attorno, ma con calma, non aveva fretta, poteva permettersi di non avere fretta: il sesso non gli mancava.
    
    Stava giusto pensando se valeva la pena tentare un approccio con la nuova impiegata, quando si vide venire incontro un giovane sorridente.
    
    “Cosa cazzo vorrà questo, adesso!”, pensò, sperando che non fosse qualche frocio d’assalto, che ne aveva già abbastanza di quelli che gli ronzavano attorno in palestra e non sapeva più come tenerli a bada. In effetti provava un certo fastidio nei loro confronti, quasi una forma di repulsione. Per carità, avevano diritto anche loro di essere quello che erano e di soddisfare i propri bisogni, importante era che non pretendessero di farlo con lui.
    
    Guardò, dunque, con ...
    ... sospetto, il giovane che, giuntogli vicino:
    
    “Ti chiedo scusa, - gli disse con tono cortese – sapresti dirmi da che parte per via delle Fontanelle?”
    
    “Via delle Fontanelle… Ah, sì: devi prendere quel vialetto lì, a sinistra e…”
    
    “Quello a sinistra, dici?”, lo interruppe l’altro, mettendogli una mano sulla spalla.
    
    L’aria scocciata di Erminio si mutò all’istante in un sorriso radioso.
    
    “Sì, proprio quello… Ma vieni ti faccio vedere... anzi, ti accompagno, tanto sono di strada.”
    
    E si avviò per il vialetto a sinistra, chiacchierando spigliatamente con il suo accompagnatore, che sorrideva affabile, pregustando soddisfatto quanto stava per accadere. La sera cominciava ormai a scendere e la penombra si insinuava sempre più cupa fra i vialetti deserti. Stavano attraversando una zona particolarmente isolata del parco, quando lo sconosciuto si fermò, trattenendo Erminio per una mano.
    
    “Mi piace il parco a quest’ora della sera… - mormorò – l’oscurità che scende, il silenzio… la solitudine… Non senti il respiro della natura?”
    
    “Sì… è davvero bello… non lo avevo mai notato prima d’ora…”, assentì Erminio.
    
    “Vieni, sediamoci su quella panchina. Stiamo un po’ qui, vuoi?”
    
    “Certo…”, rispose Erminio, dimenticandosi del tutto gli amici che lo aspettavano per la partita a biliardo.
    
    Si sedettero e Sucker lo fissò a lungo, sempre stringendogli la mano.
    
    “Sei bellissimo…”, disse infine a fior di labbra.
    
    “Ah, grazie.”, fece l’altro per nulla imbarazzato.
    
    “Non te l’hanno ...
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