1. Serial sucker - 2


    Data: 17/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... mai detto quanto sei bello?”, continuò Sucker, facendogli scivolare una mano sulla coscia.
    
    Rabbrividirono entrambi a quel contatto.
    
    “No…”, disse Erminio con una punta di delusione nella voce.
    
    “Hai la ragazza?”, chiese e gli occhi non si staccavano da quelli della sua preda, mentre la mano indiscreta, risalendo la coscia, era ormai giunta a carezzare il pacco via via più gonfio.
    
    “No…”
    
    “Ma ti piacciono le ragazze.”
    
    “Sì…”
    
    “Bravo… Ce l’hai duro…”, constatò, dandogli una leggera strizzata alla mazza inequivocabilmente turgida.
    
    “Sì…”, bisbigliò ancora Erminio.
    
    “Ti piace se ti tocco qui, vero?”
    
    “Sì…”, rispose il giovane e un brivido di pura libidine gli percorse il corpo.
    
    “Mi piacciono i ragazzi con l’uccello duro… - disse languidamente Sucker – mi fanno impazzire! Come te: mi stai facendo impazzire col tuo cazzo duro…”
    
    Erminio ridacchiò in risposta. Poi d’improvviso:
    
    “Vuoi vederlo?”, chiese.
    
    L’offerta sorprese anche Sucker.
    
    “Oh, sì, ti prego.”
    
    Al che, Erminio si sbottonò i pantaloni e si cavò fuori dalle mutande l’uccello turgido, esibendolo con fierezza all’amico.
    
    “Fantastico…”, sibilò Sucker, leccandosi le labbra.
    
    “Ti piace?”, fece Erminio, scappellandolo del tutto.
    
    “Accidenti, se è bello!” mormorò.
    
    E in effetti, così diritto e levigato, il glande affusolato in cima e le alette ben pronunciate, era uno dei cazzi più belli e voluttuosi che gli fossero mai capitati.
    
    Si sentì d’un tratto spaesato di fronte a quella ...
    ... meraviglia.
    
    “Posso… posso sentire il profumo?”, chiese.
    
    “Certo”
    
    Allora Sucker si chinò verso il suo grembo e ne aspirò a pieni polmoni l’aroma pungente di sudore e di sesso. A lungo combatté contro l’impulso pressoché irresistibile di risucchiarlo in bocca, ma resistette: era contro le regole.
    
    Gli girava leggermente la testa, quando si raddrizzò.
    
    Si guardò attorno, poi, fissandolo negli occhi:
    
    “Che ne dici di lasciarmelo succhiare un po’, vuoi?”
    
    Erminio fece un rapido cenno di sì; allora, Sucker si alzò e tenendolo per mano si diresse verso una vicina macchia di cespugli:
    
    “Andiamo lì dietro, - disse – staremo più tranquilli.”, e l’altro lo seguì docilmente, incurante dell’uccello proteso fuori dai pantaloni.
    
    Trovato un posto riparato, Sucker gli tolse i pantaloni, sfilandoglieli da entrambe le gambe; poi gli calò le mutande, beandosi alla vista dei coglioni che penzolarono mollemente, prima di contrarsi un istante al fresco della sera. Gli tolse anche le mutande e se le premette sulla faccia, annusandole con aria beata, prima di concentrarsi di nuovo sul sesso svettante di Erminio.
    
    “Vieni”, lo fece sdraiare sul morbido strato di foglie, gli si stese accanto a sessantanove e finalmente poggiò le labbra sulla cima umida del glande in un bacio leggero; quindi le dischiuse e con la punta della lingua scavò le taglietto come a raccogliere le prime tracce del piacere.
    
    Erminio sospirò e a quel segnale, Sucker ingoiò l’intera cappella, schiacciandola tra ...