1. Fotografie di londra


    Data: 17/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: tfm

    ... guardai in giro per controllare che non ci fossero sguardi curiosi, alzai lo zerbino e presi la chiave. La casa era tale e quale l’ultima volta: arredamento vecchiotto, Marcello faceva quel che poteva poveretto. Salii le scale e mi diressi verso la mia camera. Mi presentai davanti alla maniglia e la tirai in giù. La porta non si aprì.
    
    -“Cazzo!” dissi sottovoce.
    
    Inviai subito un messaggio a Marcello: “Ehi pirlone, hai lasciato la camera chiusa a chiave, dove la recupero ora?”, la risposta non tardò ad arrivare: ”Scusa errore mio, la tua solita stanza ho dovuto affittarla ad altre persone, loro pagano, e se non tiro su soldi sotto le feste sono guai. Puoi comunque accomodarti nell’altra stanza, scusa per il disguido, ti offrirò una birra per farmi perdonare”. Una birra? Dovrebbe offrirmene parecchie dopo sto tiro. Riattraversai il corridoio in direzione dell’altra stanza temendo il peggio, aprii la porta e osservai: era molto più grande della mia, forse era una specie di salottino una volta. Aveva una bella finestra che dava sulla strada e Marcello era riuscito a farci stare ben due letti da una piazza e mezza. Mi misi a ridere:
    
    - “Ah Marcello cosa non faresti per tirare su qualche Pound in più”.
    
    La cosa che mi dava comunque fastidio era che non ero solo. Notai che l’altro letto era disfatto e che sotto, nelle gabbie antifurto, c’erano due valigie e sacche nere.
    
    “Ecco” pensai “il bastardo non solo ha dato via la mia camera, ma mi ha pure messo in stanza con ...
    ... altra gente”.
    
    Gli inviai l’ennesimo messaggio furioso “questa me la paghi”. Guardai l’orologio, erano già le 19.30. Sistemai velocemente alcune cose, chiusi la valigia nella mia gabbia ed uscii dirigendomi al pub di fronte. Tempo 10 minuti e vidi Marcello entrare, la sua chioma rossa era inconfondibile, mi abbracciò come se stesse abbracciando suo fratello facendomi dimenticare tutto ciò che avevo trovato a casa. La serata passò velocemente e allegramente, bevemmo birra e ricordammo i bei tempi scolastici. Alle 23 ci sbatterono fuori dal pub e andammo verso la casa. Marcello mi augurò la buonanotte e si diresse verso casa sua. Io aprii il portoncino e mi ricordai di ciò che mi era capitato. Salii le scale con l’angoscia, chi mi sarei ritrovato dietro quella porta? Qualcuno di poco raccomandabile o qualcuno semplicemente noioso? Era meglio chiarire il tutto e subito, aprii la porta e trovai la stanza come l’avevo lasciata prima: non era rientrato nessuno ancora. Poco male. Magari facevano nottata fuori e avrei dormito in santa pace. Mi spogliai in canotta e boxer, andai in bagno per pisciare e lavarmi i denti e allora sentii dei rumori dalle scale.
    
    -“Eccoli” alzai gli occhi al cielo “fine della pacchia”.
    
    Finii i miei bisogni e seguendo le risate entrai in stanza. Trovai due ragazzi, probabilmente coetanei, al massimo un paio d’anni più giovani di me. Si accorsero subito di me si presentarono subito:
    
    -“Hi I’m Stefano” disse il ragazzo biondo più vicino a me “and he is ...
«1234...10»