La gita - Racconti Erotici

La gita

... la più bella di tutte insomma, ma anche la più stronza e doppiogiochista.- �Con chi hai fatto sesso stanotte? Eh? Dai dimmi dimmi che sono troppo curiosa daiiii!� mi incalzò- �Cosa? Ma di cosa parli?� cercai di mentire- �Di cosa parli? Parlo di - eccomi�eccomi�vengo vengo�mmmmm. Ecco di cosa parlo. Sto nella stanza di fianco. Ho sentito tutto� disseRimasi di pietra! Era fregata, e con me ance la prof. E fu in quel preciso momento che da dietro di me sbucò lei, che con fare deciso si piazzò fra me e Melissa dandole le spalle dicendomi:- �Ora mi dici dove si &egrave nascosto o da dove se ne &egrave scappato. Subito signorina!� mi urlòDando le spalle a Melissa non poteva vedere la sua faccia ma sentirne soltanto la voce. Io invece, che la vedevo in faccia potei scorgere un piccolo sorriso sulle sue labbra prima che mi lanciasse un piccolo bacio. Poi mi fece l�occhiolino e continuò:- �Allora? Se sputi il rospo subito magari non ci saranno conseguenza. D�accordo?� urlò di nuovoNon potei far altro che stare al gioco che aveva progettato la ragazza che mi aveva cambiato la vita.- �Dalla finestra prof. Dal cornicione e saltato sul gazebo di sotto e se n�&egrave andato poco fa� dissi fingendo dispiacere- �Resta qui, fra poco tornerò, non finisce qui Silvia!� urlò ancoraPrima di voltarsi mi lanciò di nuovo un bacio e si morse il labbro inferiore facendomi di nuovo l�occhiolino. Poi si voltò verso Melissa.- �E tu? Cos�hai da guardare? Se solo ti azzardi a raccontare qualcosa di ...

... quello che hai visto ai consigli di classe cercherò in tutti i modi di farti bocciare. Conosco la tua pagella signorina!�Melissa sbarrò gli occhi e balbettò:- �Io non ho visto niente e non so niente, e neanche me ne frega niente di sapere!� disseLo disse mentre si voltava e se ne tornava nella sua stanza. Poi la prof si voltò di nuovo verso di me.- �Ora devo tornare dalla Rossini, mi raccomando, alle 8:45 di sotto per l�appello che si parte� disse- �Ok prof� dissi con un sorriso grandissimo- �E chiamami prof soltanto quando siamo in pubblico. Quando siamo sole, chiamami Roberta�- �Va bene professoressa Roberta� dissi sorridendo- �Scema!� risposePoi mi diede un bacio e se ne andò. Mi affacciai sul corridoio e guardando a sinistra vidi la prof prendere l�ascensore per salire dalla Rossini. Poi mi voltai a destra e vidi Melissa che mi guardava con sguardo infuocato. Poi mi fece il gesto della �scopata� con le mani prima di scomparire nella sua stanza accompagnata del suo solito ghigno insopportabile.Era al settimo cielo per quello che era successo quella notte. Non era mai stata innamorata e non sapevo se in quel momento lo fossi veramente, ma stentavo a crede che il cuore potesse battermi più forte di quanto mi stava battendo in quel momento ripensando a lei. Forse anche lei ricambiava, o chissà, magari per lei sono soltanto un�avventura o chissà cosa. Quella sera probabilmente sarebbe tornata a dormire da me e le avrei chiesto tutto. Volevo capire cosa mi e ci stava succedendo. ...