1. La mia prima pipa


    Data: 21/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Dany66, Fonte: EroticiRacconti

    ... tanto amati particolari grafici del dopo-fellatio ma non potei fare a meno di indugiare per un attimo sull’immagine riflessa del mio viso intriso e sgocciolante di sperma. Provai una scossa di compiaciuta soddisfazione al cazzo. “Sognavi di fare una pipa ? Hai avuto quello che volevi … Hai voluto provare? Eccoti servito ! ”, pensai mentre mi sciacquavo la bocca e lavavo abbondantemente il viso, ma la mia era una sensazione di quasi trionfale gratificazione: avevo finalmente fatto una pipa a un uomo ed era stata senza dubbio una bella pipa ! Cazzo! Non fare rumore!...”, si riebbe dal torpore Carlo mettendosi di nuovo in piedi. Ci ricomponemmo velocemente ma l’ operazione sembrò anche questa durare un tempo lunghissimo. Avvicinandosi alla porta della camera il mio compagno di banco mostrava soddisfazione con un ghigno di compiacimento. Quindi, trionfante, esplose: “Accidenti, che bella pipa che mi hai fatto !... Ti ho sbrodato in bocca ! … Mamma mia, che sbrodata ! … Mi hai fatto l’ ingoio, vero ?.... E ti sono anche venuto in faccia ! ...” E aggiunse: "Sei una vera puttana pompinara, cazzo ! ... Ma non venirmi a raccontare che è stata la prima volta ! … Ma chi ti ha insegnato, cazzo ! ….”. Pur se non mancai di sentirmi gratificato dai suoi coloriti elogi, non potei fare a meno di richiamare Carlo bruscamente alla realtà intimandogli di tenere la bocca cucita. Carlo rispose come al solito beffardamente: "No, ora lo scrivo subito sulla lavagna di classe che sai fare delle ...
    ... belle pipe .... Anzi, ci scrivo che lo pigli anche in culo ! Ha-ha ! ...". Guardai l’ orologio e mi scoprii di avere abbastanza lucidità per capire che tutta l’ operazione, dal momento in cui mi ero defilato da quella lezione di ginnastica tramutatasi poi nella mia prima vera e concreta esperienza omosessuale, era durata poco più di mezzora, dei quali almeno una ventina di minuti trascorsi in camera. Eravamo ancora in tempo per rientrare in classe ma dovevamo affrettarci. Carlo uscì per primo facendomi segno di via libera. Lo seguii a distanza lungo tutto il tragitto per i corridoi, il refettorio e fino alle scale. Ad ogni angolo Carlo si soffermava per accertarsi che non ci fosse nessuno e mi ripeteva poi il segnale. Giunti al piano delle aule lo precedetti, incamminandomi separatamente verso la classe. Il mio partner si imbatté in un tizio della sua cricca e si soffermò a chiacchierare con lui: ebbi l’impressione di udire entrambi ridere sguaiatamente e immediatamente temei che la causa di tanta allegria fosse il racconto di Carlo del pompino che gli aveva appena fatto il suo compagno di banco "buco". Iniziai a realizzare l’avventatezza del mio comportamento e mi chiesi quanto potesse essere affidabile Carlo nel mantenere segreta la nostra tresca. L’entusiastica soddisfazione per la mia prestazione svanì rapidamente, sopraffatta da una sensazione di paura. Entrai in classe sotto shock ed avevo brividi di freddo. Per di più, sentivo ancora una fortissima sensazione di sperma in ...