Giochi di societa' (3/3) - Racconti Erotici

Giochi di societa' (3/3)

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Premessa:

con questo racconto e con il suo seguito stiamo tentando un esperimento per noi nuovo: le stesse storie, due per la precisione, raccontate prima da John e poi da Yoko.

“Ragazze, vi ricordate da cosa è nata la sfida che avete organizzato stasera?” esordì Mario.

Ci fu silenzio tutt’intorno.

“La sfida è nata da un’affermazione di John fatta durante una cena la scorsa settimana. Voi non ci credevate, voi non credevate al fatto che vi avremmo potuto riconoscere tra mille tette, anche ad occhi chiusi, ed invece così è stato!” continuò

“E vi ricordate quanto siete state altrettanto spavalde voi ragazze affermando che per voi sarebbe ancora più facile riconoscerci da un nostro particolare, dal nostro cazzo?”

L’aveva detto!

“Ma non vorrai mica dire che..?” fece Yoko che non riuscì a terminare la frase.

“Sì, voglio proprio dire quello che hai capito!” incalzò prontamente Mario.

A questo punto entrai in scena io che avevo nel frattempo pensato a tutto lo svolgimento del nuovo gioco, della nuova sfida

“Allora, ragazze, adesso siamo noi a sfidarvi! Adesso sarete voi ad essere bendate e toccando oppure ciucciando, come meglio credete, ci dovrete riconoscere dai nostri cazzi!”

Scoppiò non dico l’inferno, ma quasi.

Le ragazze sembravano inorridite dalla mia proposta. Gli uomini, anche tra i vincitori, sembravano molto titubanti. Anche Mario che era ...

... d’accordo con me non era proprio deciso.

Da una parte gli uomini erano contenti della proposta: non è da tutti i giorni mettere in mano, o in bocca, il proprio cazzo a tutte queste ragazze! Ma al contempo erano titubanti in quanto tra queste donne ci sarebbe stata anche la propria moglie! Sì, va bene le tette, va bene che molti uomini quella sera si erano goduti le tette delle altrui mogli, ma questo forse era troppo!

Era un pensiero che avevo fatto anch’io, ma eccitato com’ero quella sera nulla m’importava di quel che avrebbe fatto Yoko, di quanti cazzi avrebbe toccato o succhiato!

Il mio unico scopo ormai era quello di farmi fare un pompino da Chiara, lo desideravo fino all’inverosimile!

Dopo una lunga discussione, io e Chiara, sicuramente i più audaci del gruppo, ci accordammo.

Le due coppie perdenti non avrebbero partecipato al gioco, ma avrebbero assistito gli altri durante le fasi del gioco.

Come richiesto da un paio di ragazze decidemmo che tutti, sia gli uomini che le donne che avrebbero partecipato al gioco, sarebbero stati bendati.

I quattro perdenti avrebbero poi accompagnato ognuna delle donne, a turno, davanti ai quattro uomini, tra i quali vi era il rispettivo marito, e la donna, toccando o ciucciando, a suo piacimento, avrebbe dovuto provare a riconoscere, appunto, il proprio marito.

A pensarci con il senno di poi, i quattro perdenti si saranno eccitati non poco anche senza partecipare direttamente al gioco! Si saranno sicuramente goduti lo ...