1. Un inaspettato pomeriggio di magico idillio.


    Data: 23/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77, Fonte: Annunci69

    Sto guidando ininterrottamente da quasi due ore di rientro da un viaggio di lavoro, mancano poco più di 50 chilometri per arrivare a casa. Il traffico è molto intenso, tipico di un venerdì pomeriggio di inizio estate quando terminate le scuole tutte le auto targate Germania si affrettano a raggiungere il mare. È una giornata molto calda, il termometro dell'auto segna 34 gradi e l'afa estiva inizia a farsi sentire. Guardo tutte le auto sfrecciare attorno a me con una certa invidia, in effetti un bel tuffo nel mare lo farei volentieri anche io. Peccato che per quest'estate il capo non mi abbia concesso le ferie. È proprio uno stronzo quello. Dice che dobbiamo sviluppare una campagna per la nuova linea di prodotti di settembre, quindi per luglio e agosto non saranno concesse ferie ai collaboratori del marketing e della vendita. Ma la verità è che la moglie non gliela smolla più da tempo e in azienda nessuno, incluso me, è più disposto a fare gli straordinari per succhiarglielo. Così per ripicca ha deciso di rovinare l'estate a tutti.
    
    Devo fare qualcosa per calmarmi perché al solo pensiero di dover lavorare nel periodo più bello dell'anno mi sta salendo l'incazzatura. Decido di fare una sosta e approfittarne per sgranchirmi le gambe, darmi una rinfrescata e andare in bagno. Così mi fermo alla prima piazzola indicata sulla strada.
    
    Posteggio l'auto e appena scendo vengo travolto dal caldo afoso. L'area di sosta è piena di turisti chiassosi: bambini che si rincorrono e ...
    ... giocano, famiglie che fanno pic-nic ai tavoli in sasso all'ombra di imponenti castagni, coppie che amoreggiano davanti ai loro camper, tutta gente allegra che non vede l'ora di raggiungere la meta delle proprie vacanze.
    
    Mi dirigo verso le toilette, affollate pure quelle, due sue tre sono fuori servizio. Non mi va di fare la coda per pisciare e di sentire gente che si scambia consigli su come mantenere più a lungo l'abbronzatura, così decido di fare due passi. Mi dirigo verso un cancello al limite dell'area recintata. È aperto, lo attraverso e imbocco un piccolo sentiero che conduce in un boschetto. Mi incammino tra gli alberi. Passeggio indisturbato lungo il sentiero per una decina di minuti, si sente solo il cinguettio degli uccelli e il rumore della boscaglia sotto i miei passi. Che pace!
    
    D'un tratto la vescica mi ricorda che non ho ancora pisciato. Al primo albero mi fermo, lo tiro fuori e mi svuoto. Mentre scrollo le ultime gocce, sento dei rumori poco distanti da me. Mi guardo intorno ma non vedo nessuno, in compenso il cazzo mi è diventato barzotto in mano. Che stupido, mi sono eccitato all'idea che ci potesse essere qualcuno a guardarmi. Rimetto l'arnese nei pantaloni e continuo la mia passeggiata. Cammino per altri dieci minuti e mi fermo quando poco lontano, al di là di una fitta boscaglia, sento il rumore di acqua che scorre, potrebbe essere un torrente. Mi faccio strada tra i rami e dopo una cinquantina di metri e qualche graffio sulle braccia, mi affaccio su una ...
«1234...»