1. Io, mia moglie e i Trans


    Data: 23/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: antonio-fusco

    ... quando la guida me lo consente, poso lo sguardo sulle sue cosce nude, non belle, certo, con quell’inizio di cellulite, ma conciata così decisamente provocanti, e gliele accarezzo a mia volta, andando in estasi per la sericità della sua pelle. “Sei inquieta tesoro?” le domando. “Beh, sì, molto…” risponde lei “anzi, ho proprio paura…” “Stai tranquilla, andrà tutto bene.” “Ma tu sei sicuro, Andrea, di quello che andiamo a fare?”“Chiara, sono più che sicuro, io desidero fortemente ciò che stiamo per fare” “E perché..?” domanda lei.“Perché sono pazzo di te, e voglio provare quella folle vertigine di eccitazione che solo certe situazioni possono procurare…” “Ma non so se mi piacerà…”. “Senti amore” le dico con decisione “non è necessario che ti piaccia. Se ti piacerà tanto meglio per te, ma questo lo facciamo perché hai detto di essere pronta a qualunque cosa per me… lo sei ancora?”“Sì amore, sì, stai tranquillo, lo farò, ti farò felice, solo… lo sai cosa proprio non mi va di fare…” “Stai tranquilla, quello non lo farai.” La rassicuro. Ormai siamo arrivati alla nostra meta, un grande parcheggio buio in fondo a via Novara. Accosto l’auto e spengo il motore. La guardo, lei sostiene il mio sguardo, nervosa. La canottierina fuxia che indossa mette in evidenza le due piccole tette strabiche dai capezzolini puntuti e duri, segno di un’agitazione molto forte. Nel piazzale molte auto sono ferme, alcune solitarie, altre affiancate, e molte altre girano lentamente avanti e indietro per il ...
    ... parcheggio, in caccia… Io mi protendo verso di lei, la abbraccio, la bacio sul collo e sulle labbra; lei mi afferra il pene attraverso i pantaloncini e inizia a lavorarlo di mano, ma io la fermo: “Piano piccola, stop, non farmi venire ora, la serata è lunga…” Ma la notte sta per iniziare… Un’auto ci punta i fari dentro l’abitacolo, e io prontamente abbasso una bretellina della canottiera di Chiara, scoprendo un seno.Lei d’istinto fa per girarsi di schiena, ma io la blocco e anzi faccio in modo che sia ben visibile, sfilandole al tempo stesso la canottiera. Lei si copre i seni con le mani, mentre l’auto che ci ha illuminati si affianca alla destra della nostra. “Togli le mani dai seni!” le dico. Chiara obbedisce, e posa le mani sulle gambe. Il suo sguardo resta fisso nel vuoto, in avanti, lei si trova in uno stato di tensione insostenibile…Intanto apro il finestrino di destra, mentre il nostro visitatore fa altrettanto con quello del lato guidatore. Fa capolino un uomo smilzo, di mezza età, calvo, che ci dice “Cercate compagnia?” “Ciao,” rispondo gioviale, “la mia donna, qui, cerca compagnia.” “Posso salire su con voi?” domanda il tipo. “No, viene lei da te. Tu però mi dai le chiavi della tua macchina” “Prendile” risponde lui, e le lancia attraverso il finestrino, “ora, se la signora, o signorina, vuole farmi visita… “ “Vai da lui Chiara, e fai tutto quello che vuole…” “Ma come, così, a freddo…” obietta lei “E cosa volevi, un invito a cena?” le rispondo ridendo, “coraggio, VAI ...
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