1. Io, mia moglie e i Trans


    Data: 23/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Trans Autore: antonio-fusco

    ... guardarmi una seconda volta. Quando tornammo in macchina apparì coinvolta dalla mia erezione, aprì di nuovo le gambe per entrare in auto e guardandomi con occhi penetranti m’invitò a salire. Ero confuso, guardai le sue gambe e il suo seno prominente. Mi avvicinai e le diedi un bacio sulla guancia, lei si girò piano e mi porse le sue labbra come per riflesso incondizionato. Io mi limitai a darle un bacio a stampo, lei ricambiò con un bacio alla francese, mi sentii scivolare la sua lingua calda nella mia bocca e un tremito attraversò tutto il mio corpo. Il modo con cui giocai con la mia lingua nella sua bocca, la morbidezza e il calore, la fece impazzire. Per un attimo ci perdemmo nel sapore dolce delle nostre bocche. Poi con un fremito incontrollabile nella sua voce mi disse di tornare a casa. Guidando verso casa le presi la mano e lei me la strinse poggiandola sulla sua coscia. Arrivato, parcheggiai nel vialetto. Rientrammo io mi avvicinai e le baciai le labbra. Monica sentiva la mia eccitazione attraverso il mio pene duro che pressava sul suo stomaco. Mi fermò e mi spinse scherzosamente lontano. Disse che per una prima uscita fuori di casa un bacio era più che sufficiente. Io la incalzai e le chiesi di uscire qualche altra volta insieme, lei mi assicurò che era stata una bella serata e che desiderava uscire ancora con me. Andammo a dormire. Quella sera era mamma che dominava tutti i miei pensieri, pensavo alla sua pelle morbida toccata dalle mie dita e al sapore delle sue ...
    ... labbra sulle mie e il sentire la sua lingua nella mia bocca. Mi masturbai e poi andai a lavarmi nel bagno, passando vicino la sua camera sentii dei gemiti di goduria. Anche lei si stava masturbando.Il mattino successivo a colazione non eravamo più brilli, Monica disse che mi doveva parlare. Il suo viso era serio. Pensai che avesse cambiato idea e fosse pentita di quanto successo la sera precedente. Quando tornò la sera, bussò alla mia porta ed io la feci entrare. Si sedette sul letto accanto a me, con il volto appena velato e teso dalle emozioni e incominciò a parlarmi con voce strozzata: “Ho pensato tutto il giorno a ciò che è successo ieri, è tutta colpa mia, si mise a singhiozzare, io la strinsi a me mentre le sue lacrime bagnavano anche il mio viso. Le sue emozioni represse sembravano venir fuori tutte in una volta. Due anni di solitudine stavano avendo sfogo in quel momento. Le dissi sinceramente: “Mamma ti voglio molto bene”. Lei si appoggiò allo schienale del letto e si asciugò le lacrime, dicendomi che aveva sofferto molto per la perdita di mio padre ma ora si sentiva molto legata a me e aveva bisogno del mio affetto e che dovevamo essere sinceri nei nostri rapporti interpersonali. Mi diede un bacio a stampo sulle labbra e mi disse che saremmo usciti di nuovo il prossimo fine settimana.Passò la settimana velocemente ed io pensavo sempre a Monica e all'uscita di sabato. Venerdì sera andai a fare una doccia con l’acqua fredda per smorzare i miei bollori. Poi posizionai il ...
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