1. Elena e il sarto


    Data: 23/09/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: 66dive, Fonte: Annunci69

    ... cominciò a pompare furiosamente. Capì che era sul punto di venire. Lo fermai e gli dissi “scambiamoci di posto, così vieni in bocca a questa troia”. Sapevo che Elena non aspettava altro. Così lui si sfilo dal culo di mia moglie e si portò al mio posto. Io mi portai dietro di lei e lo infilai nel culo già aperto e accogliente. La presi dai fianchi e cominciai a pomparla violentemente, dandogli il ritmo del pompino che nel frattempo avevo ripreso a fare.
    
    il sarto gridò "Aaaah!" e spostò le mani sulla nuca di lei e la tirò violentemente a se cercando di infilare il cazzo più a fondo possibile nella gola di Elena.
    
    Poi ansimando si staccò da lei. Mentre indietreggiava, vidi il pene che scivolava via dalla bocca di Elena, mentre lei continua a succhiare avida. Un filo sottile di liquido seminale dondolò dalla punta del cazzo che subito lei lo raccolse con la lingua.
    
    A quel punto mi fermai sfilandomi da quel culo da favola, e dissi “adesso ti scopiamo in due, come piace a te, uno dietro e uno davanti”.
    
    Elena si eccitò ancora di più e prese subito in mano il cazzo del sarto per ridargli vigore. Non ci volle molto. Prese il sarto e lo appoggio al bancone, in piedi. Lei gli andò a cavalcioni, sorreggendosi con le mani dietro la nuca di lui e con i piedi sul bancone, e si infilò il cazzo duro nella sua fica bagnatissima. Un gemito uscì dalla sua bocca ancora impastata di sborra, che smorzò subito baciando il sarto. Io mi portai dietro di lei e, afferrandogli le chiappe ...
    ... sode, la sostenni in modo da poterla ripenetrare nel culo. Elena era in preda alla libidine più sfrenata, i suoi mugolii si fecero sempre più intensi come i ripetuti orgasmi. L’abbiamo scopata insieme per circa 15 minuti. Poi, quasi all’unisono, io e il sarto siamo venuti dentro di lei, l’abbiamo riempita sia dietro che davanti. Quando scese dalla sua posizione, e rimise i piedi a terra, aveva rivoli di sborra che le solcavano le cosce fino ai piedi.
    
    Ci siamo ricomposti, Elena con dei fazzolettini si ripulì meglio che poteva, e siamo ritornati in negozio, seguiti dal sarto.
    
    “le misure le ho prese, ci vorranno un paio di giorni per il lavoro, se volete ripassare, così riproviamo se va tutto bene.”
    
    Annuimmo e uscimmo dal negozio, salutando.
    
    Passammo davanti ad un fast food con una grossa finestra di vetro dietro la quale un gruppetto di adolescenti, intenti a mangiare panini, fissò Elena con grande ammirazione. Mi sentii orgoglioso come sempre al pensiero di avere una così bella donna al mio fianco. Potevo vederla dal riflesso sul vetro: aveva un aspetto meraviglioso ed eccitante. Poi all'improvviso pensai: questa donna che cammina accanto a me, con la mano nella mano, in questo preciso istante ha il culo e la fica piena di sborra.
    
    Quest'idea mi faceva eccitare, dovevo distrarmi. Chiesi a Elena se gli andava di mangiare qualcosa, lei disse di sì, ed entrammo. La cameriera ci portò i menu e, mentre io guardavo il mio, Elena disse che andava un attimo al bagno a ...