Gabola erotica 4 - Racconti Erotici

Gabola erotica 4

... egli una volta infilata la sua grossa cappella fra le labbra vaginali ben inumidite della moglie, lo inseriva tutto fino ai testicoli e poi, lentamente, si muoveva dentro di lei. Valentina adorava questa posizione, sentirselo tutto dentro senza essere sbattuta a ripetizione ma sentendo il proprio maschio muoversi piano ma con profondità dentro di lei le accendeva le voglie più goderecce, a volte si girava con il capo per cercare la bocca del marito, intrecciare le lingue durante la penetrazione profonda era molto libidinoso per entrambi, come lo era anche massaggiargli le dure palle e scoprire che tutto il suo membro era completamente scomparso dentro la propria vagina. Il piacere arrivava sempre, Valentina con questo nuovo modo di fare sesso aveva orgasmi lunghissimi ed appaganti, sentire le contrazioni del cazzo di Raffaele dentro di lei le faceva a sua volta vibrare le pareti uterine con ripetuti silenziosi orgasmi per non svegliare la piccola.

Anche Raffaele si era adeguato a questa modalità e riusciva bene a dare piacere alla propria moglie, solo dopo averla sentita godere più volte si prendeva il piacere anche per se scaricando violenti fiotti di sperma dentro alla donna che non smetteva di carezzargli le palle durante l’eiaculazione. Solo qualche volta capitava che Valentina volesse regalare qualcosa di più al marito, così quando sentiva che l’orgasmo era vicino lo invitava ad uscire e a portarsi verso la sua faccia: per pochi istanti la donna si girava supina, ...

... attendeva che il marito si portasse con l’uccello verso il proprio viso e quindi glielo prendeva in bocca succhiandoglielo per quegli ultimi secondi prima di ingoiare tutto il piacere prodotto dal suo maschio e renderlo felice.

Anche al piano sottostante la passione si era riaccesa, la nuova disponibilità di Giovanna al sesso anale nei confronti del marito Renzo aveva rinverdito la noia coniugale degli ultimi anni, Renzo aveva con sempre più regolarità ricominciato a penetrare la moglie nel suo buchetto più intimo, ne approfittava spesso e volentieri temendo che prima o poi Giovanna potesse ritornare sui suoi passi e rendersi nuovamente indisponibile. Così dopo averla accontentata nelle posizioni più piacevoli per lei come a smorzacandela in cui la donna arrivava sempre all’orgasmo, Renzo per il proprio piacere chiedeva alla moglie lo sfintere anale, talvolta facendola posizionare alla pecorina, talvolta girata di fianco. Il pene normodotato di Renzo con un minimo di gel lubrificante si inseriva perfettamente nel retto di Giovanna, a Renzo piaceva molto infilarlo tutto, proprio tutto in quello sfintere, Giovanna provava sempre un discreto piacere ad essere penetrata analmente, si autoeccitava tartassandosi con le dita il clitoride durante gli affondi del marito che, di norma resistente, riusciva a scoparle il culetto per svariati minuti prima di liberare il proprio godimento, poco prima del quale si abbrancava con le mani alle tettone della moglie per dare le ultime profonde ...