1. Dito, dildo e... mano nel buchino


    Data: 25/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    Racconto che avevo già pubblicato su Annunci69 ma su un profilo che non esiste più.
    
    Lo ripropongo per raccogliere nuovamente tutti i testi assieme.
    
    Sembrava uno come tanti. Avevo risposto ad un suo annuncio. Diceva di avere quarant'anni e di cercare un culetto in cui infilare un dildo. L'annuncio era curioso e il mio buchetto era, qualche mese fa, alla disperata ricerca di qualsiasi cosa disposta a penetrarlo. Perché non provare. La sua risposta fu molto gentile. Mi spiegò che cosa voleva fare e sollevò, garbatamente, forti dubbi sulla mia reale età. Ci scambiammo le mail ed io potei mandargli qualche foto per convincerlo che avevo veramente ventun anni. Lui me ne mandò altre con dei dildo posizionati in altrettanti sederini. Il gioco mi sembrava bello, magari, pensavo, dopo mi fa anche assaggiare il suo cazzo. Così, come capita a chi cerca... avventure, concordammo un incontro.
    
    Preferì non venire nel mio appartamentino perché riteneva il suo camper molto più discreto.
    
    Si, ci trovammo all'interno del suo mezzo.
    
    Lo incontrai in un parcheggio dove mi stava aspettando. Lui era al volante ed io, passando davanti dovevo fare un saluto con la mano. Era il solo camper del parcheggio. Non fu difficile. Scese subito e mi colpì per l'abbigliamento. Indossava un perfetto completo grigio con giacca e cravatta. Pensai che non era il massimo per... un pomeriggio di sesso. Mi incuriosì anche la sua estrema gentilezza. Forse eccessiva. Per un attimo pensai ad un possibile ...
    ... tranello ma ormai ero li e decisi di salire. Mi fece entrare dalla porta nel retro. Carino: al centro c'era un salottino e, in coda un bel lettone già pronto. Mi chiese di restare seduto dietro, in posizione non molto visibile e messosi al volante raggiunse il centro, dove parcheggiò con attenzione e poi scese a fare il ticket. Era un uomo sulla quarantina perfettamente nella norma. Non aveva niente di particolare o di curioso da sottolineare o... ricordare. Chiuse la parte anteriore e salì da dietro anche lui, oscurando con attenzione le finestre ancora aperte e separando la cabina con una tenda. Mi chiese se avevo veramente ventun anni, aggiungendo che ne dimostravo anche meno. Poi si interessò delle mie precedenti esperienze e sembrò quasi sollevato quando gli dissi che a me piace sentire un bel cazzo nel culo e che ne avevo già presi diversi. Senza dire altro si spogliò completamente, piegando e riponendo con gran attenzione i vestiti nella mansarda. Restò solo con i calzini. Lo guardai attentamente. Era proprio un tipo nella norma. Ne grasso ne magro, ne alto ne basso. Il suo pene era riverso in avanti e le palle penzolavano. Insomma, uno qualunque. Io feci altrettanto e mi accorsi che non solo non mi degnò neanche di uno sguardo ma neppure allungò le mani per toccarmi. Quasi tutti gli altri, quando mi spogliavano, facevano apprezzamenti sul mio fisico o sulla pelle chiara e liscia e, immancabilmente, allungavano le mani o sul pisello o sulle chiappe che, regolarmente, ...
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