1. i liceali (2) - il dolore più grande


    Data: 25/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: asian_boy, Fonte: Annunci69

    Fil ed io comprammo il regalo e poi mi riaccompagnò a casa.
    
    -J., ho notato che ultimamente hai la testa fra le nuvole. Se dovessi avere problemi, non aver paura a confidarti con noi! D’altronde siamo o non siamo i tuoi migliori amici?!-
    
    Mi guardò dritto negli occhi avvicinandosi al mio viso. Aveva degli occhi così sinceri che mi misero un senso di tenerezza. Occhi verdi, bellissimi che forse non avevo mai notato prima. Fil indietreggiò ed arrossì.
    
    -Ed ora che ti prende?! Perchè mi fissi in quel modo?!-
    
    Sembrava un po’ imbarazzato, era buffo. Di solito non si scompone mai.
    
    -No niente ahahah non avevo mai notato che i tuoi occhi fossero così hemm, verdi! Comunque ti ringrazio, ho solamente qualche problema in famiglia ma nulla di cui preoccuparsi troppo. Domenica comunque vi raggiungo più tardi alla festa. Ho un impegno che purtroppo non posso rimandare, uff. Ma ci sarò sicuramente!- Ci demmo il pugno e lo salutai.
    
    Avevo deciso ormai: perchè dover scegliere se potevo scegliere entrambi?
    
    Domenica arrivò, presi il regalo e andai dal professore. Abitava in una palazzina vecchia di color panna sporco. Mi disse che stava al quarto piano e sfortunatamente nel suo palazzo non c’era l’ascensore.
    
    Quei quattro piani furono i piani non li sentì nemmeno.
    
    Mille pensieri mi assalirono, dubbi paure ed eccitazione. Potevo ancora andarmene se avessi voluto.
    
    Ormai avevo già 17 anni, era arrivata l’ora di perdere la mia verginità. Marco e Fil l’avevano giù persa ...
    ... l’anno prima, non potevo certamente rimanere indietro!
    
    E sicuramente sarebbe stato meglio perderla con uno esperto piuttosto che con qualcuno alle prime armi come me! Sarebbe stato forse meglio perderla con qualcuno che amavo, magari Marco, perchè d’altronde la prima volta non si dimentica mai. Ma chissà quanto avrei dovuto aspettare!
    
    E poi non era nemmeno detto che Marco potesse essere gay, anzi!
    
    Arrivato al quarto piano come se avessi appena visitato i gironi dell’Inferno trovai la porta con il cognome Bianchi sopra e suonai al campanello. Din don.
    
    Mi aprì il prof con un sorriso da compiaciuto -Sapevo che saresti venuto eheh, entra-.
    
    Il suo era un grande monolocale, in cui tutto, a parte il bagno, stava in una sola stanza. C’era un grande tavolo che probabilmente usava anche come scrivania in cui erano sparse almeno una ventina di tavole da disegno. Un divano letto simile a quello di casa mia, una piccola tv ed una grossa libreria che occupava almeno un quarto dell’appartamento. La casa effettivamente odorava di biblioteca e fumo di sigaretta. Mi diede il sacchetto dell’altra volta.
    
    -Prendi e vai in bagno. Usa il tubo della doccia per pulirti dentro, devi appoggiarlo nel buco e poi devi espellere l’acqua nel water. Non uscire finchè non ti esce acqua limpida. Ovviamente devi indossare tutte le cose nel sacchetto.-
    
    Feci come mi disse, ebbi qualche difficoltà all'inizio ma me la cavai. Nel sacchetto trovai delle calze a rete, un tanga, un vestitino corto in ...
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