1. i liceali (2) - il dolore più grande


    Data: 25/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: asian_boy, Fonte: Annunci69

    ... il tempo si fosse fermato ed un treno mi avesse appena investito a massima potenza. Provavo rabbia, dolore, invidia ed ecco di nuovo le lacrime agli occhi che ultimamente non riuscivo mai a trattenere.
    
    -Vado un attimo fuori a prendere aria che sono un po’ claustrofobico!- dissi a Marco. Ormai non mi stava più cagando, era troppo occupato a limonarsi la troietta e a palparla nel culo.
    
    Uscì dal locale in fretta e furia, cercai un posto isolato, buio. Piangevo. Quello che era appena successo era mille volte più doloroso della mia prima volta.
    
    Perchè cavolo non sono nato donna?! Perchè cazzo ci ho sperato!? Provavo ancora rabbia, ira, tristezza e tutte le emozioni più negative del mondo.
    
    Fu davvero doloroso. Non so quanti di voi hanno provato questa sensazione, ma certamente non l’auguro a nessuno.
    
    -Hey, tutto a posto?- era la voce di Fil.
    
    Cercai subito di ricompormi, di impedire che le lacrime mi uscissero dagli occhi, ma non ci riuscì.
    
    Mi abbracciò.
    
    -Non so cosa sia successo e non so perchè tu sia arrivato solo ora. Ma non devi trattenere le lacrime, piangi pure se vuoi, non ti preoccupare.-
    
    Era ubriaco. Si sentiva dal suo alito e da come parlava.
    
    Scoppiai e l’abbracciai ancora più forte. Non so quanto durò, ma Fil rimase tutto il tempo con me, dandomi qualche pacca sulla spalla ogni tanto.
    
    -Sai, ho notato come guardi Marco. Non lo guardi solo come amico, ed oggi ne ho avuto la conferma-.
    
    Smisi di piangere. Volevo dire qualcosa, difendermi ...
    ... o inventare una balla, ma ero troppo stanco, non avevo più voce. Lo fissai, magari un po’ intimorito, spaventato.
    
    -Vorrei che ogni tanto, guardassi anche me in quel modo… Sai J. per me sei più di un migliore amico. Te… mi piaci-.
    
    E mi abbracciò tra le sue braccia possenti, mentre qualche lacrima continuava ancora a scivolarmi giù per il viso. Il venticello quasi estivo soffiava attorno a noi. Io ero confuso, forse avevo provato troppe emozioni in quella giornata per poter dire qualcosa. Sapevo solo che quell’abbraccio caloroso era tutto ciò che avevo bisogno in quel momento. Forse non avevo ancora capito bene cosa significassero quelle parole. Sentivo i battiti del suo cuore. Era rilassante. Mi sfiorò le mani, voleva tenerle tra le sue. Poi il viso. Sentivo l’odore di alcol dalla sua bocca. Mi guardava tanto intensamente che mi persi nei suoi occhi verdi.
    
    -Hey voi due! Entrate che è il momento di tagliare la torta!-
    
    Si staccò da me, tutto imbarazzato. Voleva dirmi qualcosa ma non ci riuscì. Voleva forse prendermi per mano, ma poi ci ripensò e mi diede una pacca sulla spalla, come per dirmi di tornare alla festa. Non riusciva più a guardarmi negli occhi.
    
    -Arriviamo!-
    
    Mi batteva forte il cuore, ma non capivo perché.
    
    Grazie ancora a tutti per aver letto questo secondo capitolo! Ringrazio ancora tutti quelli che mi hanno contattato per farmi critiche o semplicemente per fare apprezzamenti! Senza di voi, probabilmente, questa storia non ci sarebbe :)
    
    Non ...
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