1. Come ho scoperto me stessa


    Data: 26/09/2020, Categorie: Trans Autore: Zaimina, Fonte: Annunci69

    ... calze da donna, sono per mia madre-. Avevo detto con una scusa.
    
    La negoziante mi aveva guardato forse con un leggero presentimento, forse con la sensazione che fossero per me. Se fosse così non mi stupirei, la scusa che avevo usato comincia ad essere vecchia e meno efficace di una volta. Il tono rimase cortese però.
    
    -Di che modello? Collant? Autoreggenti?-.
    
    Le autoreggenti a rete le avevo viste in vetrina, ce n'era una esposta srotolata su una di quelle gambe da donna da manichino che si usano in negozi di questo tipo per esporre la merce.
    
    -Un paio delle autoreggenti esposte in vetrina- avevo risposto.
    
    -Di che taglia?-.
    
    Non sapevo esattamente che taglia scegliere, perchè i collant indossati fino a quel momento li avevo trovati in casa senza la confezione con scritta la taglia.
    
    -Seconda- Avevo detto, alla cieca.
    
    Una volta portate le calze a casa le avevo provate e mi arrivavano solo fino sopra le ginocchia, ma mi erano piaciute lo stesso. La volta dopo le avevo comprate di una taglia quarta, e mi stavano alla perfezione. Passavo delle ore chiusa in camera, con indosso le mie calze autoreggenti ed un vestito nero a manica lunga che mi arrivava appena sopra il ginocchio. Stavo sdraiata sul letto a sfogliare riviste pornografiche, senza niente sotto. Scalza perchè ancora di scarpe non ne avevo da indossare. Poi ho iniziato a farlo togliendomi tutti i peli, per avere un corpo liscio come quello delle femmine che mi piaceva vedere in giro o nei film o ...
    ... nelle riviste. Mi sentivo anch'io come loro, nonostante la mia fisionomia maschile non mi abbia mai creato problemi e non abbia mai sentito la necessità di fare l'operazione.
    
    Col passare del tempo, andando al negozio di intimo e calze, ho cominciato a sentire la necessità di far capire alla negoziante che le cose che compravo erano per me, ad esempio guardandomi le gambe quando dovevo scegliere la taglia di un paio di calze, oppure come la volta del reggiseno, quando ho dato alla negoziante la mia taglia dei vestiti da uomo sperando che capisse. Proprio quella sera ho sentito di dover essere esplicita, dovevo rivelarmi e mi intrigava l'idea di come avrebbe reagito.
    
    -Per capire che taglia mi andrebbe bene lo dovrei provare- le avevo detto, tutto d'un fiato.
    
    Era rimasta immobile, portava gli occhiale e gli occhi dietro le lenti si erano spalancati per lo stupore. Sicuramente non le era mai capitata una cosa del genere, ma c'è sempre una prima volta. Anche noi traveste, come le donne abbiamo il diritto di comprare quello che vogliamo dove vogliamo e di dire che è per noi. Magari sarebbe anche bello se tutte noi potessimo dovunque uscire enfemme in qualsiasi città senza nessuno stronzo omofobo che sfotte o ci sputa in faccia o ci mette le mani addosso. Anche usare i camerini dei negozi per provare gli indumenti. Invece no, nella società c'è una sorta di apartheid che ci colpisce e ci confina nelle ore notturne in alcuni locali.
    
    Tornando alla negoziante, dopo lo stupore ...