1. L'ottomana di felpa


    Data: 28/09/2020, Categorie: Sensazioni Altro, Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... allontanava un poco, però non lasciava mai del tutto la mia bocca, che ormai era diventata la sua accogliente tana. Continuò per un tempo che mi sembrò lunghissimo, mi fece rialzare mentre sorrideva con un�aria tranquilla e serena, come se non avesse sentito i gemiti soffocati che m�aveva indotto e costretto a emettere.�Adesso inginocchiati sull�ottomana e appoggia il mento alla spalliera� - fu la sua perentoria reazione.�Ti prego, io non so se posso� - gli risposi io con la voce insicura e malferma temendo il peggio, eppure io avevo già capito che non avrei potuto sottrarmi a quella prova.Le sue mani, quelle ruvide mani da contadino m�avevano qualche tempo prima abilmente artigliato le spalle e mi sospingevano verso il bordo dell�ottomana, cosicché lui cominciò a penetrarmi pigramente da dietro, perché coglievo sentendo raffinatamente che stava allargando il mio fiore nascosto, giacché provavo una sensazione insolita e stravagante, poderosa e solida, poiché non avevo mai captato prima d�ora nulla di così fervido e di passionale dentro di me, perché la mia carne non si era mai divaricata fino a quel punto. In quella circostanza lui cominciò a muoversi con un ritmo flemmatico e graduale, anche se ancora non m�aveva completamente aperto. Inaspettatamente cominciai a provare un inconsueto piacere, in quanto il suo calore stava diventando il mio, la mia fica s�inumidiva sempre di più, alzai i fianchi per accoglierlo meglio per fagli capire che mi piaceva, sì, gradivo tanto, ...
    ... perché stavo per arrivare all�orgasmo, eppure lui m�impedì intenzionalmente di godere interrompendo il coito. Estrasse il suo cazzo un istante prima con la sua consueta pacatezza, lasciandomi lì fremente e smaniosa in ebollizione, in attesa d�un piacere che non sarebbe arrivato, poiché era equanime così, per il fatto che io ero lì unicamente per il suo piacere, giustamente e lecitamente non per il mio.In quell�occasione captai spiccatamente il tocco delle sue mani che accarezzavano il mio solco e la punta del suo cazzo oramai tutto intriso dei miei abbondanti e odorosi fluidi, perché quel carezzevole e scivoloso cazzo tentava d�infilarsi imboccando il pertugio più stretto. Io pativo, soffrivo mentre me lo allargava, m�affliggevo, in quanto mi sentivo spaccare in due, percepivo il senso del bruciore, volevo divincolarmi, allontanarmi da quel cazzo così brutale, perverso e sadico, eppure non potevo, perché lui m�aveva saldamente afferrato per i capelli e mi costringeva a restare ferma tirando con forza. Per me era effettivamente la prima volta, dal momento che non ero mai stata sodomizzata prima d�allora, perché nessuno aveva in nessun caso cercato di violare né di profanare quel passaggio, neppure mio marito.Io non resistevo al dolore, m�accapigliavo, lottavo tentando d�oppormi per svincolarmi, gemevo forte scongiurandolo con la voce rotta di smettere almeno per un poco, lui però non ebbe compatimento né pietà, viceversa, lasciò i miei capelli e m�allargò le natiche con le mani per ...