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Un'amore di suocera
Data: 28/09/2020, Categorie: Incesti Autore: Joe Pesci
... pompino meraviglioso. Poi ci scambiammo: fui io stavolta a spogliarla delle sue mutandine di pizzo e di nuovo lo spettacolo di quelle bocce enormi mi fece eccitare da matti. La misi sul letto e partii dai baci sulle labbra ("Ti amo", le dissi), poi scesi ai seni, sembrava Serena Grandi dei tempi andati. Mordicchiarle i capezzoli la faceva godere e poi scesi sulla vagina, che profumava di miele e me la leccai in ogni angolo, facendola gemere di piacere e bagnare più volte. Mi sdraiai su di lei e lo feci entrare piano piano, per poi fermarlo arrivato in fondo. Volevo godermi quella figa accogliente e continuare a baciarle il collo e le tette. Poi iniziai a possederla, prima piano e poi sempre più veloce. Sbatterla e vedere quelle bocce sobbalzare mi faceva impazzire. Lei poteva urlare come voleva e lo fece dall'inizio alla fine. Non avevo finito: a capo letto c'era il divanetto. Me la caricai sulle cosce e le feci lo smorzacandela con le tettone in faccia. Troppo eccitante per non venire e infatti lo sperma uscì come un idrante. Mi stesi un po'sul letto per riprendermi e lei mi abbracciò teneramente, dopo aver pulito quel quintale di sperma che le colava. In quel momento la amavo ma le dissi che non avevo finito. Solo guardandola in breve tempo il cazzo tornò come il marmo e stavolta la presi da dietro e la pompai a dovere. Bello sentire il tipico rumore del ventre che sbatte sul culo. A proposito, le dissi che il gran finale comprendeva pure il culo. "Non se ne parla neppure". ...... Ma sapevo che lei era in balia di me e le dissi, con imperante tranquillità:"Guarda che non te l'ho chiesto, lo prendo e basta". "Mi fido di te ma fai piano". "Così mi piaci, bona e obbediente". Aveva così tanti umori sulla figa che erano meglio della vaselina e infatti me li spalmai sul cazzo e sul suo fiorellino. Iniziai con la cappella e dette un grido di dolore. "Vedrai, tra poco sarà stupendo" e con pazienza un po' alla volta entrati tutto. Incularmi mia suocera e strizzarle le poppe da dietro era realizzare un sogno proibito. "Non ho mai goduto così tanto, sei fantastico". Durò qualche minuto ma volevo venirle sulle tettone. Allora la feci inginocchiare, mi fece una spagnola e la schizzai fino in faccia. Sfiniti ma abbracciati ci sdraiammo sul letto a farci le coccole. Il cuore mi batteva forte per il bene che le volevo. Ha avuto coraggio nel cercare soddisfazione in me e l'ha ottenuta e io ho avuto l'onore di fare l'amore con una donna meravigliosa e dolcissima. Caricammo quei pochi bagagli da prendere, salimmo in macchina per tornare ma a metà strada mi guardò è mi toccò di nuovo l'uccello. "Ehi, mi hai preso per Rocco?". "Ho ancora voglia dopo anni e che uomo sei se non mi soddisfi?". Non faceva una piega, ma solo dal punto di vista femminile. "Ci penso io, accosta" e mi fece prendere un sentiero che dopo 100 metri si imboscava rendendoci invisibili.Si abbassò di nuovo il vestitino e tirò fuori le tettone, me le fece toccare (avendo capito come eccitarmi) e di nuovo ...