1. Padre .... di mio fratello


    Data: 29/09/2020, Categorie: Incesti Autore: rococo

    ... che ti faccia compagnia? Magari ti aiuto, vuoi ripassare con me?... qualcosa di storia me la ricordo�.��Mah, non so� ora devo rileggere, non sono ancora pronto � ora ripasso, poi magari mi ascolti�..�Ebbi il timore di non essere riuscito a dissimulare per bene. Non la vedevo convinta. Diede un�occhiata al libro che avevo aperto, poi mi disse:�Come vuoi�. Vado di là, torno tra poco�.Lessi e rilessi ma senza capire nulla, i miei pensieri erano altrove, non ricordavo nulla, aspettavo solo che mamma tornasse vicina a me. Passarono alcuni minuti, o forse tanti, mamma rientrò con un sorriso radioso sulle labbra carnose, con un vestito aderente, sin troppo aderente, che sottolineava perfettamente le voluttà del suo corpo, riempiendo del suo profumo la mia stanza. Si avvicinò alle mie spalle e sorridendo esclamò:�Mah, spero che il fatto dell�interrogazione di domani non sia vera. Mi pare che non abbia tanta voglia di studiare, oggi� Ti vedo un po� stralunato� Senti ti va di farmi compagnia? �. io debbo uscire per delle compere, e tu prendi un po� d�aria �. poi può darsi che ti riesce di studiare meglio ���Sì, mamma, hai ragione, forse è meglio�.�, balbettai, mentre lei accennava a vestirsi.Si poggiò sul mio letto e lentamente sollevò il vestito, con attenzione prese da un pacchetto un paio di calze nuove, le lasciò scivolare tra le mani, guardai con la coda dell'occhio, il mio cuore fece un tonfo. Lentamente le arrotolò, il fruscio della seta sulla sua pelle mi trasmise un brivido, ...
    ... sentivo che con le mani chiudeva le stringhe del reggicalze. Poi si alzò e sistemò la camicetta dentro la gonna, scorsi nello specchio che spingeva verso l�alto le coppe del reggiseno come per tenere più su le sue mammelle generose.Trattenni il respiro per l�eccitazione. Ma il mio era un silenzio che pesava nell�aria.�Allora amore, che fai? �. Stai lì silenzioso, non dici nulla a mamma?�La domanda mi investì come un colpo di vento freddo. Chiusi frettolosamente il libro, mi alzai di scatto muovendomi come un automa:�Mamma, sì, ho fatto �. sì, sono pronto�. su, dai, andiamo!��Ma amore, che hai? Sei strano�. ti senti bene?��Sì, sì eh che... sì sì �. è che vorrei, ma sì�� non so come dire? ���Non hai studiato?... E' questo?....��Ma no, no ��. è �. è che �. scusa �. ma mi ero incantato a guardarti mentre infilavi le calze, e pensavo: che bella mamma che ho! �. Come mi piacerebbe essere il suo uomo!�Mamma trasalì:�Ma che dici? �. Il mio uomo? �. Ma tu sei il mio uomo �. E guai a chi me lo tocca il mio amore!�Lentamente riportò la gonna più in basso, infilò le scarpe, si alzò e mi venne dietro le spalle attirandomi a sé. Sentivo la morbidezza del suo seno e l�alito caldo della sua bocca dietro la nuca:�Tesoro, tu sai bene che ti amo, che mio figlio è per me la più cara cosa al mondo, che farei qualsiasi cosa per lui. Ma che c'entrano le calze?�� mica ti ho turbato?�Respiravo a fatica, le sue mani mi percorrevano il petto e riaccendevano la mia eccitazione, riuscii a dirle con un ...
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