1. Padre .... di mio fratello


    Data: 29/09/2020, Categorie: Incesti Autore: rococo

    ... tono un po� lamentoso:�Mamma, anche io ti amo �.. ma certe volte, quando ti guardo, avverto un forte desiderio di te �. mi capisci?��Ma che dici, amore! Sono tua madre�. Capisco che alla tua età magari piccoli particolari possono colpire la fantasia�. forse ho sbagliato a rivestirmi qui vicino a te� se ti ho turbato, scusami amore, scusami ancora�.Mi girai di scatto e la strinsi a me cingendo con le mani il suo fondoschiena. Pensai avvertisse sulla sua pancia la pressione del mio cazzo impennato dentro i pantaloni. Poi ebbi come un piccolo raptus:�Mamma, mamma�. ti amo, ti amo!�Mamma ebbe un attimo di sconcerto, poi subito riprese il controllo della situazione, mi trattenne, mi allontanò dolcemente da sé, poi mi sussurrò con voce dolce ma ferma:�Ora, su, tesoro, fai il bravo! �.. ora calmati, ti prego�.�All�improvviso, provvidenziale, squillò il telefono e mamma corse fuori dalla stanza a rispondere. Restai lì ammutolito, frastornato, temendo di aver fatto un terribile passo falso.Sentivo intanto che mamma parlava al telefono in maniera concitata e poi aveva riattaccato imprecando. Mi feci coraggio e mi portai in salotto, facendo finta di niente:�Che c'è, mamma?��Nulla amore, vieni qui�.Mi sedetti vicino, la strinsi a me chiedendole scusa col capo chino.�Era papà, non torna da Roma �. sempre scuse � chissà cosa combina quando va in giro! �. peggio per lui! �. il mio uomo ce l�ho �. e non mi deve chiedere scusa�.Mi baciò teneramente sull�angolo della bocca.�E, dato che sei ...
    ... tu il mio uomo, sai che facciamo? � andiamo a cinema�. alla faccia di papà!�Restai confuso, non comprendevo ancora il repentino mutamento di atteggiamento di mia madre. Ma fui preso da improvviso entusiasmo per quella sua proposta, se non altro sentii di uscire dall�incubo di qualche minuto prima. Corsi in camera a prepararmi.Dopo un'ora eravamo accomodati in due poltrone appartate di una sala cinematografica semivuota a vedere un film piuttosto banale.�Mamma�, le sussurrai all'orecchio, �mi hai perdonato?�Si voltò baciandomi teneramente, stavolta proprio sulla bocca:�Amore, non ti devo perdonare nulla!....�.La strinsi a me e stavolta ero io a cercare la sua bocca, le mie labbra si posarono sulle sue: prima un bacio, mamma un altro, le nostre bocche si soffermarono più del dovuto, sentii le sue labbra aprirsi.Poi scattò qualcosa di incontrollabile anche in lei. Le lingue si cercarono, il sapore della sua saliva mi arrivava sino in gola. La passione ci prese. La sua mano si infilò sotto il mio pullover accarezzando il petto nudo e stringendomi i capezzoli tra i polpastrelli. La mia mano indugiava sulle sue ginocchia.Avanzavo lentamente. Non volevo tutto subito, quell'attesa era durata troppo e il prolungarla mi eccitava, sentivo la seta delle calze scorrere sotto la mano, il freddo del metallo della clip del reggicalze e poi la sua pelle nuda. Intanto la mia mano si posava sulle mutandine.�Vuoi, mamma? posso ?���, le dissi con voce arrochita dal desiderio.Mi guardò con occhi ...
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