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Alla baita
Data: 29/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: nefertari72
... davanti al camino.” le ordinò la signora “Ti porto qualcosa di asciutto.” disse, ma non si mosse subito e rimase in piedi di fronte a lei. Con un lieve imbarazzo, Silvia cominciò a spogliarsi: tolse il maglione e slacciò i pantaloni sistemandoli su una sedia vicino al camino. Si sfilò anche i calzini bagnati e posò i piedi nudi sul morbido tappeto. La ragazza che ricamava alzò lievemente lo sguardo dal proprio lavoro e osservò per un attimo il giovane e sinuoso corpo di Silvia, addosso al quale era rimasto solo l'intimo. Un paio di ridotte mutandine in pizzo nero celavano a malapena la pelle levigata ma probabilmente non molto depilata del suo sesso. Il reggiseno in coordinato avvolgeva contenendo a stento, le armoniose rotondità di due seni morbidi e accoglienti. La ragazza distolse lo sguardo e le sue labbra si piegarono in un enigmatico sorriso prima di tornare ad infilare l'ago nella fitta rete di cotone. La signora fece scivolare un languido sguardo su quel corpo ben fatto, ma poi si voltò e salì una rampa di scale di legno sparendo al piano superiore. “Ciao... io sono Silvia.” si presentò l'ospite strofinandosi le braccia per scaldarsi. La ragazza alzò di nuovo lo sguardo verso di lei “Lisa...” mormorò semplicemente. La signora tornò pochi minuti dopo e consegnò a Silvia una maglietta bianca e un paio di pantaloni di felpa blu. “Sono di mio fratello.” le spiegò “Saranno un po' grandi, ma sempre meglio di niente. Gli abiti di Lisa ti andrebbero stretti, ha sicuramente ...
... due taglie meno di te.” Silvia ringraziò e indossò velocemente gli indumenti asciutti. La donna aveva parlato di un fratello, ma dov'era quest'uomo? Non osò chiederglielo. La osservò preparare la cena, mentre Lisa apparecchiò la tavola per quattro. “Cenerai con noi, poi ti potrai sistemare sul divano per questa notte.” le disse con rude gentilezza la signora “Ti ospiterei io, ma vivo a un chilometro da qui e non mi pare il caso di farti camminare ancora nelle neve, non ci sei abituata. Silvia annuì “Grazie...” mormorò guardando Lisa. Quindi la signora se ne sarebbe andata e lei sarebbe rimasta sola con Lisa e lo sconosciuto, pensò. All'improvviso la porta d'ingresso si aprì e Silvia non poté fare a meno di notare la particolare reazione di Lisa. Sussultò come se fosse appena stara scoperta a rubare la marmellata. “Guarda che se li sa togliere da solo gli stivali!” sbottò la signora vedendo la ragazza precipitarsi ai piedi del fratello per aiutarlo a sfilare gli scarponi bagnati. L'uomo che varcò la soglia era di media altezza e robusto, con i capelli corvini, folti e arruffati sotto al cappuccio, lo sguardo severo e l'espressione cupa. Lisa, inginocchiata ai suoi piedi, gli sfilò gli stivali e li ripose sotto una panca, poi gli porse le pantofole, si alzò in piedi e lo aiutò a togliere il pesante giaccone, ma non aprì bocca nemmeno per salutarlo. Non osò neppure guardarlo in viso. Silvia osservò la scena e capì immediatamente la situazione. Lisa lo stava servendo con devozione ...