La Coinquilina cap.13
Data: 07/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Saretta
Gustavo arrivò al numero 15 di Via Leopardi qualche minuto prima delle 18. Osservò la targa che occupava un limitato spazio appena sopra i campanelli del palazzo. Laura Ferranti, Psicologa, Sessuologa e Psicoterapeuta. Esitò prima di suonare. Aveva sempre avuto completa sfiducia per questa branca della medicina. Ognuno di noi sa da dove derivano i propri problemi e sa come risolverli. La sua razionalità nel campo della psiche era sempre stata ottusa ma tremendamente efficace, almeno fino a quel momento. Soprattutto nel campo emotivo. Aveva sempre rifiutato l’idea di farsi scombussolare la vita da donne o amici. L’unico legame dal quale non poteva fuggire era quello familiare. Gustavo era figlio unico, i genitori erano spesso insopportabili, ma vivendo da solo aveva imparato non solo a gestire il loro rapporto ma anche ad apprezzarlo. Sorvolava sempre sui temi spinosi e sui quali non si trovavano d’accordo per godere semplicemente della loro compagnia. I parenti erano tutti smistati in diverse città dell’Italia quindi li vedeva di rado. Quando succedeva, bastava far buon viso a cattivo gioco ed assecondarli. Non aveva moltissimi amici, ma quelli che aveva erano sacri. Si fidava di loro e loro di lui. Non c’erano mai stati grossi problemi con nessuno, qualche incomprensione talvolta, ma niente era riuscito a scalfire i loro rapporti. In quanto alle donne...aveva avuto qualche relazione seria e duratura, terminata poi per stanchezza reciproca, routine o semplice ...
... incompatibilità. Aveva sempre fatto lui il primo passo nel porre fine alle proprie storie. La sua consapevolezza di essere comunque un uomo molto attraente e decisamente intelligente, lo aveva sempre spinto ad ambire a qualcosa di più. Adesso non era più sicuro di niente. I suoi sentimenti erano continuamente contrastanti. Si era messo in casa una donna che non era il suo tipo, con la quale non avrebbe mai voluto niente, che sembrava l’antitesi del genere del quale si era sempre invaghito eppure non riusciva a dirle di no, non era in grado di non provare una pulsione sessuale incontenibile ogni volta che se la trovava davanti. Per di più aveva iniziato a praticare con lei dei giochi a suo avviso pericolosi e perversi, su quali non aveva mai neanche fantasticato. O forse sì, ma non se ne era mai accorto…. Ecco, doveva scoprire quale fosse la sua vera natura ed eventualmente come plasmarla e correggerla. Gli aprì una signora sui 60 anni non troppo alta, robusta ma armoniosa e con un taglio di capelli abbastanza moderno che portava con disinvoltura, quasi vantandosi di quel colore argenteo. A Gustavo fece subito una buona impressione, amava le donne che non si vergognavano dell’età che avanza e trovava ridicole quelle che, dopo una certa età ,si ostinavano a tingersi i capelli. Aveva un completo giacca e gonna elegante ,ma allo stesso tempo informale, color amaranto. Sapeva che non poteva essere Laura. La sua amica Elisabetta gliela aveva sempre descritta come una donna di una decina di anni ...