1. Vedremo che cosa si potrà fare


    Data: 30/09/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sue labbra, visto che sembrava ristorarsi come un cane assetato dalla ciotola. In quella circostanza, esaminai con attenzione la mia femmina visto che si volse nella mia direzione, probabilmente per discolparsi e per giustificarsi per mezzo di quel godimento che si stava accaparrando e che stava accumulando senza finzioni né doppiezze. Lei afferrava infatti il cranio della confidente pressata contro il proprio pube e l�incitava con foga con ulteriori vocaboli scurrili e triviali. Quello lì fu l�unico momento in cui mi resi conto che non stava lavorando per me, tuttavia solamente per sé stessa. Io sorrisi in maniera clemente e compassionevolmente le mostrai il cazzo che mi cresceva tra le mani, pertanto credetti che sarebbe crollata per terra tanto fu coinvolgente e trascinante l�orgasmo che la travolse, però lei riprese subito in mano la situazione, scese dalla seggiola e s�accovacciò tra le cosce dell�altra per restituirle la lingua, quasi subito Ferdinanda gettò la testa all�indietro e iniziò a boccheggiare.�E� proprio mirabolante, da non immaginare, &egrave straordinario. Non mi sembra vero, hai la fica ghiacciata e cocente al tempo stesso�.�Non ti fermare, ciononostante non interrompere, sì così�.�Dimmi un cosa, ti farai scopare da Dino senza fare storie?�.�Promettilo, oppure smetto. Promettimelo, assicuramelo adesso, perché so già che dopo t�opporrai e boicotterai�.�Sì, farò quello che vorrai tu, però non bloccarti�. Viceversa si trattenne, la liberò slacciandole i ...
    ... legacci e la fece immediatamente risollevare.�Adesso però piegati, chinati sullo scendiletto, perché ho ancora qualche ribes da mettere in ordine, da collocare al meglio�.�Sono piena, basta, così mi sembra veramente d�esplodere�.�Io assisto, che hai nondimeno altri orifizi da imbottire amore mio�.�Oh no, ti supplico, fermati�.Ferdinanda si lamentava e protestava, malgrado ciò si era inginocchiata come una donna musulmana raccolta nella preghiera. Quel gioco le piaceva, era indubitabile e soprattutto le era gradito quell�arguto, quel pungente e quel sottile dominio che doveva subire.�Tieniti adeguatamente spalancate le natiche, brava, sì così con le mani�.Anche questa volta lei ubbidì sottomettendosi, pur agognando e invocando l�amica di fare con cautela. Giorgia intinse il dito indice nel miele e lo spalmò sul buco serrato insistendo con dei movimenti circolari, però senza forzare. Mentre con le quattro dita le carezzava le labbra e cercava d�insinuarsi fra i ribes, con il pollice spinse sullo sfintere in modo distaccato e inflessibile, e perciò aiutato dalla scivolosità del miele il pollice slittò internamente accolto da uno strillo. Il pollice andava e veniva indolente, lento e metodico, aprendosi un varco attraverso lo stretto passaggio. Ferdinanda ondeggiava piano con il sedere come se sculettasse. Un grosso lampone indurito dal ghiaccio interruppe bruscamente quel compiaciuto dondolio, per il fatto che un breve grido appena soffocato riempì la stanza mentre il frutto ...
«1...3456»