1. Passione Ancestrale


    Data: 02/10/2020, Categorie: Maturo Tabù Autore: camel1913, Fonte: xHamster

    ... subito una lunga e appassionataleccata di figa, poi la fece girare e le leccò perbene il buco del culo. Un trattamento che lamadre non si aspettava certo, ma l’avevasorpresa felicemente:“Sei un porco, figlio mio…. questo non me loha mai fatto nessuno! Però è bello, mi piace….. vedo che ti piace il mio culo …. Certo è unpo’ troppo grosso ….. mica ….?”.Piero aveva sempre avuto un debole per il culogrosso di sua madre. E adesso che con l'età eraancora più grosso e carnoso, lo desideravaancora di più. Sospendendo per un attimo dileccarle l’ano, bofonchiò:“Mica ti dispiacerebbe se ….’”Continuò a leccarglielo senza trascurare diinfilarle le dita nella fica, poi si posizionòdietro di lei alla pecorina e, pur usandoinizialmente un po’ di premura, glielo infilòtutto dentro. E prese ad incularla con forza,facendo sbattere rumorosamente le palle sullachiappe e le mungeva le enormi tette.“Mmmm …. mamma ….. dio che piacere chemi dai! ….. mmmm …. che bello aprirti il culo!”Gilda dal canto suo godeva come non mai,sentendosi la puttana di suo figlio.“Sì, figlio mio …. prendimi …. rompimi …..sfoga tutte le tue voglie dentro mamma tua!”Gilda si era ormai s**tenata. Da tempo ilmarito aveva smesso di montarla estantuffarla a dovere. Se andava bene, unascopatina veloce una volta al mese. E, difatti,ormai da tempo lei cercava sollievo in quelfallo di gomma che le aveva procurato una suacara amica. Non aveva mai pensato di fare lecorna al marito, mai avrebbe immaginato diaverlo in famiglia un ...
    ... amante giovane e aitante.Adesso l'idea peccaminosa dell'i****toaumentava a dismisura quella sua voglia digodere tanto a lungo repressa.Piero, dopo una lunga cavalcata, sborrò laseconda vota inondando il culone di suamadre, grugnendo come un maiale. Poi,ridistendosi al suo fianco ed accarezzandolevogliosamente le mammellone, le disse:“Mamma, che splendida inculata! …. mi haireso l’uomo più felice del mondo …. unadonna come te mica si può immalinconire conun fallo di gomma …. questi sono giocattoliper le vecchie racchie, non per te!”“Figlio mio, hai ragione …”, rispose Gilda conaria soddisfatta ed anche inorgoglita da quelleparole del figlio, “…ma cosa dovevo fare setuo padre non ce la fa più? … e chi potevaimmaginare che la soluzione ce l’avevo aportata di mano?....”, e, così dicendo, afferrò icoglioni del figlio e li strizzò affettuosamente.Ma la notte era ancora giovane e il desiderioancestrale covato per tanti anni, intrecciatoalle voglie arretrate della madre, portò Piero asborrare e sborrare ancora. La terza sborratala riversò nella bocca di sua madre, con laquarta al risveglio le inondò le enormi tette,dopo un’appassionata spagnola.La mattina dopo, dopo un’abbondantecolazione, Piero lasciò la casa della madre perandare a lavoro, ma stavolta fu Gilda a dirglicon premura:“Piero, amore mio, sai che da me puoi venirequando vuoi … ma è bene che me lopreannunci per tempo … sai, per evitarepresenze sgradite…”Piero aveva realizzato il sogno della suainfanzia, Gilda aveva preso il ...