1. La figlia convalescente


    Data: 02/10/2020, Categorie: Etero Incesti Dominazione / BDSM Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... che le avevo provocato io.Quel giorno, comunque, si era rotto un�armonia. Il rapporto con Alessia non sarebbe stato più lo stesso. La concupiscenza, il desiderio e la bramosia avevano fatto il loro ingresso.Ora, lei nella mia mente era una donna sotto tutti i punti di vista, che potevo desiderare, possedere e scopare fino al delirio estremo.Il suo atteggiamento sfacciato divenne sempre più sfacciato.Mi stava bene, perché, in quel modo di proporsi mi aveva lenito il senso di colpa, che accompagnava i miei pensieri.Quel diavolo, divenne provocante e non perdeva occasione per dimostrare un aspetto lascivo della sua personalità che mi piaceva.I giorni passarono senza che succedesse nulla di nuovo. Irina, la badante russa, si occupava di tutto, mentre io me ne stavo tranquillamente nel mio studio a leggere, assicurando solo la mia presenza fisica, per eventuali imprevisti.Il terremoto, distruttivo, che scombussolò per sempre la vita familiare, era stato rimandata di qual giorno, così una mattina:Le urla delle donne arrivarono a violare la tranquillità del mio studio. Stava succedendo qualcosa. Mi precipitai nella stanza di Alessia. La badante Russa stava riponendo i suoi oggetti personali nella piccola valigia. Alessia la stava insultando con epiteti che sarebbe meglio evitare di scrivere.�Ei! Fermati! Che sta succedendo!�Non voglio più vederla tra i piedi! Guarda cosa mi ha fatto!Mi mostrò un�ecchimosi sul gomito del braccio sinistro.�Vorrei capire! Che cosa sta succedendo?�Mi ...
    ... ha lasciato cadere sul pavimento! Sono finita a terra come un baccalà!�Non è vero! Non è colpa mia! L�avevo avvertita di non muoversi! Lei ha voluta fare di testa sua! è una testarda! Non fa mai quello che le chiedo! Io non ci sto qui! Cercatevi un�altra donna! Non mi lascio insultare da una mocciosa!�Hai visto? Pretende pure di avere ragione! Cribbio! Ma si vattene! Tanto non valevi un cazzo!�Alessia! Porca miseria! Vuoi stare zitta! Irina scusala! è una testarda! Ti prego rimani! Ci penso io a sistemare le cose con lei!�No! Me ne vado!Girò le spalle e sparì dietro la porta. Mi rivolsi ad Alessia.�E adesso? Mi dici come dobbiamo fare?�Non ho bisogno di nessuno aiuto papà! Tra una settimana mi tolgono il gesso e potrò muovermi con le stampelle. Preferisco restare con te!�Ma Alessia! Certe cose non so se potrò farle! Ci vuole l�aiuto di una donna!�Papà sono tua figlia! Non ho alcun imbarazzo a farle con te!�Ok! Però ti chiedo la massima collaborazione! E cerca di evitare certi comportamenti! Ci siamo capiti?Mi guardò con un certo imbarazzo, aveva intuito a cosa mi riferissi.La prova del nove, quella che mise a dura prova i miei impulsi, successe proprio mezzora dopo. Alessia doveva fare la doccia.Quindi avrei dovuto aiutarla a spogliarsi, a mettere la protezione impermeabile attorno al gesso.Il busto era ridotto ad una fascia elastica di cotone. La frattura della spalla si era quasi composta, ma aveva bisogno comunque di un aiuto concreto, poiché non poteva muovere agevolmente ...
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