I dolori del giovane Luca. 1°parte
Data: 03/10/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti
... sembrano ancora un pò stretti…” “ posso guardare? “ azzardò la commessa in preda ad uno strano turbamento. Luca scostò la tenda e guardò la ragazza sempre imbronciato in attesa del suo giudizio… La ragazza guardò con attenzione, poi inserì l’indice tra l’elastico e il morbido pancino del giovinetto, la carne era morbida liscia, bollente….laddove le cosce piene e grassocce, nella parte superiore in prossimità dell’inguine, si univano, la stoffa era come risucchiata e questo provocava un abbassamento in vita……lasciando scoperta una parte del pube….stranamente senza peli, inoltre il rigonfiamento in prossimità del pene era quasi assente…..La giovane commessa ne fu turbata…si trovava davanti ad un ragazzino dal grosso indecente sedere e dal pene piccolo, quanto di più idoneo a scatenare un sadismo che non sospettava di avere….. “ Hai ragione è ancora un pò stretto..ti sei controllato dietro? Come te lo senti? Ti tira? “ “ Non riesco vedermi dietro..non sono capace non ci son mai riuscito….” Mormorò Luca con la sua voce lamentosa da ragazzino viziato…-Buon per te” pensò la ragazza se dovessi vedere il grosso sedere che hai, moriresti di vergogna…pensando a quanti lo hanno visto nudo finora, sicuramente tua madre e l’infermiera che ti fa le iniezioni….povero ragazzino moriresti dalla vergogna e dall’umiliazione….. ma ora è a me che mostrerai le tue indecenti opulente rotondità posteriori… “ Ok , girati e lascia che controlli io…” Luca si girò lentamente e la commessa abbassò lo ...
... sguardo sullo spettacolo che il giovinetto inconsapevole le offriva: due grosse colline candide…. dalla pelle morbida liscia ed elastica quanto bastava a far sì che malgrado il considerevole peso aggettassero in un modo arrogante verso l’esterno, come a voler sfidare le peggiori ingiurie fisiche e morali..la giovane commessa restò senza fiato… il costume era quasi scomparso risucchiato dai potenti mappamondi carnosi…. La commessa divenne imprudente, confidando nell’ingenuità del giovinetto e facendolo passare come un atteggiamento professionale, inserì le dita tra le natiche e la stoffa tentando di sottrarla alla morsa potente che i due formidabili emisferi erano in grado di esercitare….sentì la morbidezza e la soda consistenza della carne, Luca ebbe un sussulto impercettibile, che bastò comunque a mettere in movimento le due colline, come scosse da un terremoto le due masse ondularono senza perdere la loro compattezza, la ragazza osservò affascinata la resilienza di quelle natiche la loro estrema sensibilità, la capacità di rispondere alla minima sollecitazione per poi tornare allo stato di quiete, ricomponendosi nella plastica, oscena bellezza callipigia che le caratterizzava . La commessa capì che non poteva prolungare oltre l’esame rischiando che il ragazzino si insospettisse o addirittura si accorgesse del suo turbamento..tuttavia anche se sconcertata da quanto le stava accadendo, anche se confusa circa la strana attrazione che provava nei confronti della particolare ...