1. I dolori del giovane Luca. 1°parte


    Data: 03/10/2020, Categorie: Feticismo Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti

    ... coscia che in prossimità dell’inguine era anch’esso di misura ragguardevole. Si rese conto, mentre lavorava, che Luca non provava alcun imbarazzo, anzi sembrava orgoglioso di esibirsi, (probabilmente grazie ai complimenti che lei gli aveva fatto qualche giorno prima), era questo che rendeva la situazione intrigante per Francesca, sotto gli occhi della sollecita madre, il ragazzino esponeva al suo sguardo di giovane e bella ragazza, il suo formidabile arriere-train, convinto di dare prova di forza e virilità , muscolo gluteo lo aveva chiamato lei…pensava Luca mentre la ragazza si affaccendava attorno alle sue forme posteriori sfiorando di tanto in tanto la carne candida, liscia, compatta… Ora che si era visto allo specchio, Luca avvampò (con ritardo) al pensiero dello spettacolo che aveva offerto alla ragazza….per di più gli accadeva spesso di vederla , il negozio dove lavorava Simona si trovava sulla strada che ogni giorno faceva per andare a scuola….quando la scorgeva sulla soglia del negozio , o impegnata ad allestire le vetrine, tentava di assumere un’ andatura che sottolineasse la sua prestanza, lei gli sorrideva maliziosa, con un’espressione piena di sottintesi, che ora lui era, dolorosamente, in grado di comprendere nel suo vero significato, altro che muscolo gluteo… tornò a guardare lo spettacolo che offriva il suo sedere seminudo e gli sembrò quasi di sentire fisicamente su quelle abbondanti masse carnose candide e lisce come quelle di una fanciulla gli sguardi ...
    ... femminili che negli ultimi tempi le avevano contemplate….che sensazioni avevano provocato quelle esuberanti forme in quelle donne ? Pensò ad Angela, l’infermiera della dottoressa Quarenghi , lei lo trattava un pò come una sorella maggiore, visto che aveva solo vent’anni, gli sembrava di non ravvisare alcuna malizia nel suo comportamento…. Inizialmente per fargli l’iniezione, gli chiedeva di abbassare i pantaloni per esporre soltanto la parte alta della natica, poi viste le difficoltà che quest’operazione presentava, impedendo l’aggetto eccezionale delle sue natiche alla cintura di mantenersi al giusto livello, lei aveva finito con l’abbassare non senza fatica i pantaloni fino alle caviglie, dicendogli in tono professionale che non avrebbe dovuto indossare pantaloni così stretti, lui aveva replicato che era la moda e lei non aveva fatto commenti. Luca pensò allo spettacolo che lei si era trovata davanti più volte, tornò a guardarsi nello specchio…le natiche seminude con le mutandine quasi scomparse nel profondo solco mediano che le separava…..qualche volta lui aveva urlato più per la paura che per il dolore e lei gli aveva appioppato uno sculaccione scherzoso… rivide la circostanza con occhi nuovi: un ragazzino in piedi con i pantaloni alle caviglie, il grosso sedere seminudo esposto alla vista di una ragazza giovane e carina che inginocchiata dietro di lui gli praticava un’iniezione…il ragazzino urlava dando prova di quella debolezza femminea già perentoriamente denunciata dalle ...