1. I dolori del giovane Luca. 1°parte


    Data: 03/10/2020, Categorie: Feticismo Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti

    ... alla scena un che di morboso…. Intanto nel soggiorno Laura si alzò dal divano e si diresse, con fare circospetto, verso la porta della camera che condivideva con Simona: la porta era rimasta socchiusa.. “ Che fai? “ chiese Luciana” non vorrai mica…?” “ Voglio vedere come lavora la nostra amica dottoressa” “ Che stronza… tu vuoi vedere il sedere del ragazzino…ti ha incuriosito eh?” Replicò Luciana “ Pensa quello che vuoi..vuoi vedere anche tu…? “No. Poveretto provo imbarazzo per lui..tutte queste donne che gli guardano le chiappe…” “ E che chiappe…” Laura sbirciava dalla porta semiaperta. Fatalmente la posizione di Luca disteso bocconi sul letto di Simona era tale da permettere una visione abbastanza “panoramica” da parte di chi si trovasse sulla soglia.. “ E’ disteso sul letto a pancia in giù….il sedere è completamente scoperto….natiche come quelle neanche una ragazza formosa di vent’anni se le sognerebbe.. e come ondeggiano…” “ Dài smettila, povero ragazzino..se sapesse che anche tu stai assistendo a questa cosa umiliante…” Una volta a casa Luca si chiuse nella sua stanza col suo giornaletto, si spogliò e, solo con le mutandine, si infilò sotto le coperte come per nascondersi, voleva dimenticare la giornata appena trascorsa, immergersi nel mondo dei suoi eroi di carta, cancellare le confuse sgradevoli sensazioni che aveva provato nelle ore precedenti. Cominciò a leggere, ma presto fu costretto a smettere, non riusciva a concentrarsi…nella mente gli risuonavano le parole ...
    ... della madre “ é tutta salute, lo nutro bene il mio bambino…” Che voleva dire? Eppoi quella sensazione di movimenti tellurici alle sue spalle…si portò la mano sulla natica che era stata disinfettata e la percorse nella sua interezza, sentì morbida compattezza, ampiezza, rotondità….. non poté impedirsi di arrossire… decise di vederci chiaro, si alzò dal letto e si diresse verso la camera da letto della madre, dai rumori che venivano dalla cucina capì che lei era impegnata nella preparazione della cena…si infilò nella stanza e si diresse verso l’armadio fermo davanti allo specchio a figura intera che copriva un’intera anta dell’armadio si guardò con attenzione…e come se improvvisamente i suoi occhi avessero acquistato una nuova capacità di percezione vide: Un ragazzo non troppo alto, bello, dai capelli biondi e dai lineamenti delicati come quelli di una fanciulla, non grasso, dalle cosce piene ed unite , dalle caviglie sottili, dai fianchi più larghi delle spalle esili, dal ventre morbido foderato da un leggero strato di adipe……il suo sguardo si concentrò sui fianchi, certo erano larghi, non ricordavano in nessun modo quelli stretti e virili degli eroi che venivano disegnati sui fumetti che amava, certo Tex non aveva la sua figura….quello che suggeriva il suo corpo era fragilità, passività, morbida sottomissione, predisposizione alla sofferenza derivante dall’umiliazione e dalla vergogna…. Restò per un pò a contemplarsi, come provando finalmente sollievo..ora sapeva, le sensazioni ...
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