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Sarde a Miami I - Benvenute a Miami
Data: 07/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Orlando
... suo marito Ignazio, neppure per amore figurarsi farlo ad un estraneo. Laura cercò subito di rendere la sua bocca più spaziosa possibile appiattendo la lingua il più possibile, capì subito che l’ispettore non avrebbe avuto riguardi, la dura punta del cazzo sbatteva con forza contro il suo palato come se lo volesse sfondare. Poi l'ispettore gli afferrò bruscamente la testa e l’avvicinò a sé, voleva spingerglielo dritto in gola. Laura rischiava quasi di soffocare. L’ispettore iniziava a stantuffarle in bocca sempre più rapidamente tanto che lei temeva di rimettere da un momento all’altro. All'improvviso Laura sentì il caldo getto di sborra dell'uomo inondare la sua bocca. Pensò di sputare tutto fuori il prima possibile, pensò di... -*Ingoia tutto troia*-l'ordine di Salinas non ammetteva repliche. Dopo che l'ispettore La Rua levò il grosso cazzone scuro dalla sua bocca Laura dovette lottare con sé stessa per non vomitare, cercò di ignorare il sapore di tutto lo schifo che aveva in bocca. Era difficile tenere la labbra chiuse con l'agente didietro che la sfondava facendola dolere e sobbalzare, gemere significava aprire la bocca e lasciare scappare lo sperma. Doveva ingoiare, per forza. Mandò giù facendo schifo a sé stessa. Salinas voleva esibire Valeria agli agenti radunati davanti alla finestra del corridoio. Fece cenno all'agente che sfondava il culone di Laura di tirarla su con forza per i capelli e farla appoggiare sulla parte sgombra del tavolo. Laura urlò dal male. Anche ...
... Salinas afferrò Valeria per i capelli per condurla verso il vetro. I pantaloni e le mutande calate fino alle caviglie costrinsero Valeria a camminare a piccoli passi come una stupida bimbetta. La fece piegare a novanta gradi con la faccia rivolta verso la vetrata con tutti quei guardoni con i cazzi duri ed eretti. -*Hai visto quanti ammiratori hai , lurida cagna? Adesso tu scrivi il tuo numero di telefono sul vetro.*- mentre parlò Salinas avvicinò a Valeria il rossetto che lei teneva nella borsetta -*Voglio che scrivi chiaro e ricordati di scrivere le cifre a specchio cosi che possano leggere il tuo numero. E non provare a scrivere cifre sbagliate, so il tuo numero e quello di quell'altra troiona a memoria*- La bruciatura di sigaretta sulle sue chiappe brucia ancora da morire, Valeria non volle capiti ancora. Le tremavano le mani per la vergogna quasi non riuscì a scrivere. -*Sei una cogliona, scrivi più in alto.*- Salinas la sgridò poi la riacciuffò per i capelli tirandola su - *Scrivi il tuo numero di cellulare più in alto che puoi, tutti lo devono leggere.*- Valeria senti l'uomo vicinissimo dietro di sé. La sua stretta decisa della sua mano destra sui suoi capelli, il suo respiro deciso e prepotente vicino alle sue orecchie, il suo cazzo grosso e duro sfiorava l'interno delle sue cosce e la sua mano destra non esitò ad abbassare il suo top e a tirare giù il suo reggiseno davanti a tutti quegli uomini così eccitati. Valeria aveva una splendida terza di seno con due capezzoli ...