1. Sarde a Miami I - Benvenute a Miami


    Data: 07/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Orlando

    L'aereo Lufthansa era in perfetto orario, atterrò alle ore 15.30 al Miami International Airport. Valeria era emozionata di vivere questo nuovo capitolo della sua vita, pensava agli amici che ha lasciato in Italia e a tutti i cambiamenti a cui stava andando incontro. Pensò ancora al giorno in cui la responsabile del personale della sede Global Sight di Torino la convocò per comunicarle che la sua laurea in lingue sarebbe stata molto più utile qui a Miami. Era così assorta nei pensieri che non si accorse di due addetti al controllo bagagli intenti a controllare una foto segnaletica, guardavavo e indicavano proprio lei. Intanto il suo cellulare suonò. Era Hector Salinas, il direttore commerciale di Global Sight qui a Miami -*Buenos dìas Valeria, sei già in aereoporto*?- chiese Salinas. -*Sì, sono appena atterrata, devo solo passare i controlli.*- rispose guardando le vetrate da cui si poteva ammirare la vastità dell'aereoporto. -*Ti ho già fissato un appuntamento,voglio parlarti degli ultimi dettagli del nostro rapporto di lavoro.*- ribattè Salinas. -*E quando?*-chiese Valeria mentre avanzava a piccoli passi verso il luogo adibito ai controlli. -*Presto...molto presto...*- Salinas fu molto allusivo ma Valeria sembrò non badarci. La fila scorreva veloce e ben presto arrivò il suo turno. Valeria fece per appoggiare il trolley sul nastro scorrevole ma proprio in quel momento i due agenti aeroportuali la fermarono. -*Valeria F#####?*- chiese uno dei due agenti, giovane, alto ...
    ... atletico e forse ispanico. -*Sì, sono io. Ma...*- Valeria aveva già nello sguardo una certa paura. -*Es una de las mujeres que buscamos.*- L'agente giovane diede conferma al collega più anziano, un uomo sulla cinquantina, grassoccio e pelato. L'agente giovane le strappò di mano la carta d'imbarco, il documento di identità e il passaporto. -*La borsa. Apra la borsa.*- ordinò. -*Come, la borsa?! Io...*- Valeria era impietrita, non capiva cosa stesse succedendo. Il giovane agente afferrò la borsa, ficcò la mano talmente a fondo che parve quasi volerla sfondare. Poi la rovesciò. Il contenuto della borsa cadde a terra. Intanto il resto della coda cominciò a spazientirsi. Uno dei viaggiatori sbottò -*Ma allora?! Possibile che dovete perquisire questa troia proprio qui?!*- Valeria volle sprofondare, vide tutti che si girarono verso di lei dopo quelle parole urlate a voce alta...troia...non ebbe fatto nulla ma per la folla era già colpevole. Mentre raccolse i suoi effetti personali dal freddo pavimento dell'aeroporto iniziò a sentire una lacrima scendere sulla giancia per la vergogna. L'agente trovò il cellulare in una tasca laterale della borsa. E lo sequestrò. Valeria non fece quasi in tempo a raccogliere tutte le sue cose che l'agente la prese per i capelli strappandole un gemito. Tirò forte costringendola a tenere il collo piegato da un lato, Valeria urlo dal male mentre venne portata via. Il collega più anziano li seguì portando con sé il suo trolley. -*Finalmente la troietta si leva ...
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