1. La professoressa Francesca in settimana bianca


    Data: 04/10/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    ... non capire ed anche a lui aveva fatto un sorrisetto.Ma poi, quel giorno, la sua curiosità era stata troppa. L'ora successiva era riservata al ricevimento dei genitori. Uno solo si era presentato. Lei allora, finito il colloquio, non vista, era uscita dalla sala ricevimento degli insegnanti e si era infilata furtivamente nel bagno dei maschietti. Li aveva visitati tutti. L'ultimo, in fondo, gli aveva tolto tutti i dubbi che aveva voluto ancora avere. Sul muro, sulle piccole piastrelline azzurre, c'era, riconoscibilissima per lei, la traccia di una enorme sborrata. Era lo sperma di Federico, indubbiamente. Ne aveva fatta proprio tanto, il maschietto! �Ha lavorato proprio tanto e bene di fantasia, il ragazzino! - aveva pensato lei sorridendo � Non oso pensare se mi avesse avuta tra le mani! O, meglio ancora per lui, se avesse potuto mettermi in mano il suo cazzo, giovane, voglioso e, soprattutto... pieno, pieno!�Poi era diventata seria. Si era vergognata, un po', per il pensiero che l'aveva assalita. Improvvisamente e irresistibilmente. Ma colta quasi da un raptus, travolta dal desiderio, con un dito aveva pensato di toccarla. Sì, quella macchia. La sborra di Federico. Era ancora tiepida! Ne aveva raccolta un po' e poi, tutta filamentosa, se l'era portata alle labbra. Aveva voluto assaporarla. Insomma... beh, non le piaceva tanto! Era molto acida, quella! E l'odore, poi! Ma era sempre sborra! E la sborra a lei piaceva, tantissimo. E la curiosità di assaggiare quella di Federico ...
    ... era stata tanta. Come la sua voglia di maschio. Giovane maschio...Si era allora avvicinata alla parete. Con una mano si era sbottonata la camicetta e aveva sollevato il suo reggiseno. Contemporaneamente aveva infilata l'altra mano sotto la gonna, sul ventre, sul pube. Fino a raggiungere il sesso, le grandi labbra e il suo bottoncino del piacere. Poi aveva iniziato a tormentarsi. I capezzolini, già turgidi, e il clitoride, già ritto, duro e pulsante. E poi aveva voluto in bocca la sborra di Federico. Sì, la desiderava. Con la lingua e con le labbra aveva leccato avidamente le piastrelline piene del liquido seminale del ragazzino. Incollate le labbra alla piastrella aveva succhiato quel liquido bianchissimo che ben conosceva. Era ancora tiepido. Poi l'aveva catturato con la lingua e l'aveva buttato dentro, ingerito... Mentre lo faceva aveva goduto. Tanto! Così, in piedi, come una cavallina in calore. Se Federico l'avesse saputo! La professoressa che si beve la sua sborra!Stefano, Federico, ma anche Simone e Riccardo. Erano stati questi i quattro giovani maschietti che per ben due mesi le dimostrarono quasi ogni giorno tutte le loro voglie. E le fecero ben intendere quali fossero i loro desideri. Fino al giorno prima della partenza per la settimana bianca. Francesca sapeva benissimo che i quattro non si sarebbero fatti scappare qualsiasi occasione. Si sentiva molto preda. E la situazione la eccitava.Come la eccitava a dismisura Piero, l'aitante insegnante di educazione fisica. E ...
«1...345...8»