1. Cornuti Non Si Nasce ... Si Diventa 3


    Data: 05/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Coppiandiamo, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’immagine di lei che lo spompinava mentre lui guidava veloce verso casa. Nuova erezione dolorosa. Richiusi gli occhi e la immaginai a pecorina mentre ansimava sotto i suoi possenti colpi. Erezione dolorosissima. Erano ormai quattro ore che l’avevo lasciata davanti al ristorante… nessun nuovo messaggio, nessun cenno. Preoccupato, eccitato, ansioso di riaverla… non sapevo nemmeno più in che stato mi trovassi. Chissà se anche gli altri amanti erano così capaci? Compresi perfettamente le ragioni che avevano spinto mia moglie tra le braccia di questi uomini. Le attenzioni che da me non aveva più… non avrei perseverato in questo errore. Questo nuovo mondo pareva piacere a entrambi. Era la nostra seconda occasione. Dopo cinque ore che, senza la sincerità del mio orologio, avrei giurato essere almeno il doppio, mi arrivò l’atteso messaggio. “Caro CORNUTO, per oggi abbiamo finito, buon appetito. A presto Giorgio!” Accesi la macchina e mi feci trovare praticamente sul marciapiede. La vidi nell’androne del palazzo mentre accostava le porte dell’ascensore. I capelli scompigliati, il passo un po’ incerto sui tacchi. BELLISSIMA. Mia Moglie. Salii in macchina, ci guardammo per un lungo istante. “Allora?” le chiesi. “E’ stato pazzesco e, sotto alcuni aspetti, grazie a te. Non avevo mai scopato così” Non osava avvicinarsi. “Baciami!” le chiesi. “Amore, non mi sono pulita…” era moltissimo tempo che non mi chiamava Amore. La presi quasi con forza. Si sentiva il forte odore di cazzo, si ...
    ... sentiva ovunque… sulle guance, nei capelli, in bocca. “Sei buonissima”. Si lascio andare concedendomi di assaporare la sua lingua e tutto il suo viso. “Amore. Mi fanno male le mascelle. Devo ancora far l’abitudine alle dimensioni di Giorgio.” Ed io “Prima senti quanto mi stai facendo felice, sento il cazzo esplodere!” Mi strinse il cazzo che era durissimo. “Amore, portami a casa che sto colando, non mi bastano gli slip ! La prossima volta mi converrà portarmi un assorbente”. Ridemmo come non facevamo da tempo, lei si sistemo con la testa sulla spalla. E quasi si rilassò appagata massaggiandomi il braccio. Dopo poco che lo stava massaggiando… “Amore, hai presente il tuo braccio?”. Un sorriso malizioso le incorniciò il viso “Ecco, il cazzo di Giorgio è di poco più piccolo”. Immediatamente accelerai. Dovevo leccarla al più presto. Scesi dalla macchina e quasi corremmo su per le scale. Sul suo vestito c’era un’abbondante macchia all’altezza del sedere. Non scherzava, la prossima volta servirà seriamente un assorbente. Una volta a casa la spogliai con una passione che non ci apparteneva da tempo. La portai quasi di peso sul letto anche perché la maggior parte delle sue forze erano rimaste a casa di Giorgio. Era nuda davanti a me, distesa, sfinita e con un rivolo bianco ben evidente tra le sue labbra gonfie e visibilmente irritate. Mi risuonarono alla mente le parole del messaggio di Giorgio “Buon appetito”! Mi infilai tra le sue cosce, famelico, gustandomi il miscuglio di umori. E in ...