1. La faccia tosta di mia cognata


    Data: 05/10/2020, Categorie: Incesti Autore: Luigimonica, Fonte: EroticiRacconti

    Sono Luigi, ho 47 anni, sono sposato con 2 figli e sono capo dipartimento. Non posso dire altro. 3 anni fa, quando ho avuto questo incarico, ho eredidato, dal mio predecessore, andato in pensione, anche Adriana. Allora bella 52enne e collaboratrice tutto fare: teneva l'agenda gestendo contatti, appuntamenti e risolveva pure tanti casi. Insomma era una segretaria asperta ed insostituibile. Era anche, per il mio predecessore e poi pure per me, una segretaria particolare. Le mie incompense mi portano a frequentare uffici della regione Sicilia per cui un paio di volte al mese mi reco a Palermo e un paio di volte all'anno fuori regione per partecipare a convegni o a manifestazioni. Nacque tutto quando andai a Palermo per la prima volta. Naturalmente la collaboratrice era, in ogni caso, sempre con me. Palermo è distante un'ora e mezza e si parte sempre in modo di essere lì alle 9. Quella mia prima volta ci sbrigammo che erano le 11,30 e dissi ad Adriana che eravamo stati fortunati. Lei rispose che solitamente l'orario, pressappoco, era sempre quello. Mi meravigliai in quanto il mio predecessore e lei rientravano sempre nel tardo pomeriggio. Chiesi se andassero in giro e rispose: non proprio, ci fermiamo. Dopo qualche minuto passiamo davanti ad un hotel e, indicandolo, sussurrò che si fermavano lì. Non dovevo sorprendermi? Chiesi come mai e rispose che era la prassi. Le chiesi ancora se volesse continuare la stessa prassi e rispose: se ti va, come vuoi. Una volta in camera chiesi ...
    ... quale fosse la prassi e me lo tirò fuori. Che pompino! Che femmina Adriana! E che troia con il nuovo cazzo di un 44enne dopo tanti anni con un cazzo di un 60enne. Poi doccia e ristorante. I momenti più belli, capitò 5 volte, quando eravamo fuori regione, trascorrendo 2 - 3 notti a scopare come porci. Questo fino a 4 mesi fa, quando cioè, una mattina mi comunicò che doveva lasciare l'incarico per motivi di salute del marito: doveva stargli vicino e avrebbe chiesto di svolgere un servizio meno impegnativo. Il mio problema era come sostituirla. Potevo scegliere fra tutti i dipendenti ma non era facile. Avevo qualche idea: qualche pezzo di fica con la speranza che continuasse la prassi? Oppure un mio amico ex compagno di scuola che si era fatto avanti? Monica, mia cognata, anche lei dipendente ma presso un altro dipartimento, mi venne a trovare nel mio ufficio e si propose. Ero in imbarazzo: fra l'altro con lei avrei perso la mia libertà. Cercai di convincerla dicendole che si trattava di un incarico massacrante e molto impegnativo che l'avrebbe costretta a stare sempre a disposizione a discapito della famiglia. Cambiò espressione e disse: "Che pensi che sono una stupida e non sarei in grado?" "Che c'entra! Chi l'ha detto che sei una stupida?" "Oppure pensi che non saprei fare la segretaria particolare?" Mi cadde il mondo addosso. Non aveva certezze, mi fece capire, però, che sapeva di Adriana e del mio predecessore e ne deduceva che anch'io avessi avuto rapporti con lei. Il bello ...
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