1. Uno alla volta


    Data: 07/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: scrittoreitaliano

    ... quello col viso più truce, più duro e strafottente. Indossava una tuta grigia e, una volta entrati nel deposito, senza che gli dicessi niente, si abbassò i pantaloni e lo cacciò fuori. Era ancora un po' barzotto ma il suo cazzo era davvero grosso, carnoso, scuro e pieno di vene. Mi inginocchiai e la sua mano, prendendomi per la nuca, subito diresse la mia bocca verso il suo membro. Appena lo presi in bocca, sentii un sapore leggermente acre, segno che probabilmente poco prima aveva pisciato, ma l'eccitazione era troppa e, succhiandolo con avidità, poco dopo si era indurito nella mia bocca. Mentre ero intento a gustarmi quella cappella enorme, gli arrivò una chiamata al cellulare. Era il padre di uno di loro che gli comunicava di essersi messo al volante e che di lì a poco li avrebbe raggiunti. Mi sentivo una vera puttana: lui era al telefono che parlava come se niente fosse e io inginocchiato a succhiare. Poco dopo, con fare poco garbato, mi scostò la faccia e iniziò a schizzare per terra per poi rialzarsi i pantaloni della tuta, senza neanche pulirsi, e avviarsi all'uscita. Si, il modo in cui mi trattava mi faceva sentire usato, una vera puttana, utile solo fino a quando non ti sei svuotato le palle. E questa cosa mi eccitava tantissimo.
    
    Il terzo ragazzo, a dirla tutta, era quello che mi piaceva di meno ma, si sa, una puttana deve sottostare a qualsiasi ragazzo che abbia voglia di ricevere ...
    ... una bella succhiata. Leggermente in sovrappresso e abbastanza sgraziato, si fece succhiare il cazzo che, come lui, era poco degno di nota. Faticava a raggiungere l'erezione e, nella sua rozzaggine, mi disse che, se volevo si eccitasse, dovevo lasciarmi inculare. Si raccomandò di non raccontarlo ai suoi due amici; la cosa, ovviamente, mi fece sorridere perché farsi succhiare il cazzo da un gay o incularselo, a mio avviso, non fa molta differenza per uno che si sente etero. Una volta nel mio culo, quel cazzo normalissimo si fece comunque sentire. Mi trapanò letteralmente, muovendosi affannosamente avanti e indietro, con la foga di chi vuole sborrare il prima possibile. Avevo il buco bagnato e indolenzito. In quel momento, poco importava ci fossi io sotto di lui o un buco nel materasso. Me ne accorgevo dal suo modo di fare e anche questo, lo devo ammettere, mi eccitava tantissimo. Dovette schizzare tanto perché, quando si sfilò il preservativo, era pieno di liquido seminale. Senza troppi convenevoli, si rivestì e raggiunse i compagni.
    
    Rimasto solo sull'uscio, me ne tornai nel deposito e mi stesi sull brandina. Finalmente potevo masturbarmi e venire anch'io. Avevo ancora in bocca il sapore salato di quelle fave che avevo succhiato, quelle fave di tre sconosciuti che mezz'ora prima camminavano per strada e appena qualche minuto dopo, uno alla volta, avevano i loro cazzi conficcati nella mia bocca.. 
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