1. La doccia al campo di calcetto


    Data: 07/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: mikirn82

    ... imbarazzo.
    
    Presi lo shampoo e corsi sotto la doccia, guardai verso il mio amico per controllare se mi stesse guardando; era girato dall'altra parte.
    
    Mi sentii sollevato.
    
    L'acqua calda della doccia stava facendo godere i muscoli provati dallo sforzo, mi insaponai i capelli. Una volta sciacquati vidi Daniele entrare, gli diedi le spalle. Fece una battuta sul mio pudore, risi nervosamente senza girarmi.
    
    Mi lavai in fretta, volevo uscire.
    
    Quando mi voltai per uscire, Dani si stava insaponando i capelli, aveva gli occhi chiusi. Ne approfittai per guardare in basso, rimasi colpito. Aveva un uccello bello grosso, poco più lungo del mio, ma decisamente più largo.
    
    Era in erezione.
    
    Rimasi sotto l'acqua fissandolo. Poi, a un certo punto, notai che la schiuma non stava più scendendo dal corpo di Daniele. Alzai lo sguardo, mi stava guardando. Aprì la bocca per lo stupore di essere stato beccato, mi girai all'istante. Iniziai a guardare contro le piastrelle bianche della doccia, sentii il cazzo pulsare. La cappella si stava ingrossando, riuscivo solo a pensare al membro di Dani. Non ero riuscito a vedere quale fosse la sua espressione, mi ero girato troppo in fretta. Poco alla volta l'erezione svanì, ne approfittai per uscire. Mi infilai al volo le mutande e i pantaloni dell’Adidas, almeno se fosse capitato un altro inconveniente lo avrei tenuto per me. Quando Daniele uscì iniziammo a parlare della partita appena giocata, non sembrava scocciato. Iniziai a domandarmi ...
    ... se fosse eccitato dalla mia curiosità.
    
    In auto ci fu un po’ di silenzio; Dani era impegnato a guidare, io pensavo al suo uccello. Per un istante chiusi gli occhi, immaginai di prenderglielo in bocca lì, sul sedile del guidatore.
    
    Li riaprì spaventato.
    
    Lo guardai, era estremamente tranquillo.
    
    A casa giocammo alla Playstation e parlammo, smisi di pensare al suo membro. Verso l'una decisi di andare a letto, mi lavai e salutai Dani. Avrebbe dormito in salotto, sul divano. Una volta in camera, con la porta chiusa, lo sentii andare in bagno. Si riaccese la fantasia.
    
    Mi masturbai al pensiero di succhiare quell’uccello così grosso. Venni nel fazzoletto trattenendo ogni gemito di godimento, le pareti di casa sono sottili. Mi pulii per bene e tirai su il piumone, poi accesi la tv. Notai che Dani era ancora in bagno, mi sembrava ci fosse dentro da una vita. Aprii la porta della camera e mi rivolsi verso il bagno, domandai se fosse tutto a posto. La risposta positiva mi fece tornare a letto.
    
    Passarono altri venti minuti prima che Daniele uscisse, udii i suoi passi dirigersi verso la camera. Sembrava camminare su dei tacchi.
    
    Vidi girare la maniglia, la porta si aprì. Davanti a me c'era una donna; biondi capelli lunghi fin sotto le spalle, viso completamente truccato, con sfumature verdi intorno agli occhi, corredati da ciglia finte ‘effetto Bambi’. Sulle labbra un rossetto rosso vivo.
    
    Daniele sa bene che il verde è il mio colore preferito.
    
    I pettorali, scolpiti, ...