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La doccia al campo di calcetto
Data: 07/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: mikirn82
... erano stretti dentro un corsetto nero. Un paio di calze nere erano attaccate a una giarrettiera di pizzo. Ai piedi portava dei sandali col tacco. L'uccello penzolava con la cappella scoperta. Era grossa anche a riposo. Ero esterefatto, proprio non me lo aspettavo. Rimasi fermo sotto il piumone. Sentivo il cazzo crescere nelle mutande. Dani rimase fermo sulla porta, teneva la mano destra sul culo, con la sinistra si appoggiava al muro. Continuai a rimanere immobile. Lo squadrai dall'alto al basso, era davvero sexy. Venne verso di me, si muoveva in modo molto femminile. Alzò la coperta spostandola sul fondo del letto, la sistemò con la cura di una vera casalinga. Salì gattonando sul materasso, si diresse verso il mio uccello. Senza togliermi gli occhi di dosso mi sfilò le mutande, indossavo solo quelle. Piegò la testa sul cazzo ormai in completa erezione, sentii la cappella entrare nella sua calda boccuccia. Ero pietrificato dal piacere. La schiena era completamente piegata in basso, vedevo il suo bel culetto proteso verso l'alto. Iniziai a fantasticare di prenderlo da dietro. Daniele disse che sentiva sapore di sborra, volle sapere se mi ero masturbato pensando al suo membro. Gli dissi timidamente di sì. Sorrise e si avvicinò al mio volto. Restammo per qualche secondo uno di fronte all'altro, i nostri nasi potevano quasi toccarsi. Non lo avevo mai visto in questo modo, e men che meno avrei pensato di desiderarlo. Chiuse gli occhi, tirai la ...
... sua testa verso la mia. Era il primo movimento che facevo da quando la porta della camera si era aperta. Le nostre labbra si toccarono, le lingue iniziarono a intrecciarsi. Fu un bacio pieno di passione. Spinsi la testa di Daniele in basso, non si fece pregare. Riprese l'uccello in bocca, e mi fece passare minuti di puro godimento. Lo inondò di saliva, la sua lingua girò furiosamente; dalla cappella scese fino alle palle, poi giù fino al buco del culo. Mi penetrò con il pollice, era bello tozzo, lo sentii tutto. Capii cosa voleva, così mi alzai e mi sistemai dietro di lui. Lo spostai verso la testiera del letto, Daniele era come pongo nelle mie mani. Presi un preservativo e del lubrificante, che grazie ad Anna non mancava mai. Dani aveva la testa appoggiata sopra il cuscino, vedevo il suo profilo sinistro. Sorrideva, era molto bello. Gli lubrificai il buchetto, iniziò a gemere. Mi pulii le mani sul piumone, intanto la cappella stava entrando. Fui dolce. Lo presi per i fianchi ed entrai fino in fondo, Dani chiuse i pugni. Iniziai a pompare sempre più velocemente, la presa sui fianchi si fece più decisa. I glutei erano tirati, li schiaffeggiai più volte. Volevo vedere la sua schiena, gli tolsi il corsetto senza smettere di penetrarlo. Una volta liberata si mostrò in tutta la sua bellezza, con i muscoli tirati sembrava un'opera d'arte. Godevo come un porco, quasi mi ero dimenticato quel gigantesco uccello che aveva acceso le mie fantasie. Lo presi con ...