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Un esibizionista speciale: una nuova… scoperta (3/4)
Data: 08/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales
... mai...” Poi smisero di parlare e Gianfranco gli si mise sopra. Per aiutarlo allargò le gambe mentre quel grosso affare cominciò a frugargli tra le chiappe e poi lo sentì spingere ma non nel posto giusto. “Non è li, un po’ più sopra...” Si spostò ma non individuò ancora il buchino. Ci passò sopra alcune volte muovendosi in su e in giù per trovarlo, ma non lo individuò. Provò a cercarlo con un dito che si fece leggermente strada all’interno e quindi, finalmente, appoggiò la cappella proprio sulla stretta apertura. Si mise a spingere ma Ivan, pur senza volerlo, stringeva lo sfintere. Insistette ma non riuscì a farsi strada. “E’ chiuso. Lo tieni stretto.” “Prova con le dita. Magari sin apre… Ho letto che tanti lo preparano prima con le dita...” Gli si sedette a fianco e appoggiò l’indice sul pertugio. La prima falange riuscì a farsi strada ma poi non ci fu più modo di proseguire. “Ahi! Mi fai male!” “Bisogna bagnarlo!” “Bagnarlo?” “Si, con la saliva.” Ci sputò sopra ma troppo poco e dovette ripeterlo altre due volte prima di strofinare l’indice che, adesso, scivolava facilmente sull’ano. Provò a farlo entrare e, questa volta, pur sentendo la resistenza che faceva, riuscì a farlo entrare tutto. “Piano… piano… Lo sento entrare… E’ come una supposta...” “E’ dentro.” Guardava il suo dito che era sparito nel corpo del suo amico. Era molto diverso da quanto aveva visto nei video. Il buchetto era stretto. “Come potrà passarci il cazzo se ...
... faccio fatica a far entrare un dito” pensò tra se. “Quanto?” Ivan lo disse di uovo: “quanto? Quanto è dentro?” “Tutto! Adesso lo muovo...” Iniziò a farlo scorrere ma dopo alcuni passaggi cominciò nuovamente a procedere con difficoltà. “Fermo… fermo… mi fa male...” “Si, non scorre...” “Proviamo a mettere dell’olio.” “Olio?” “Si, olio...” Lo fece e, questa volta l’indice iniziò a muoversi con estrema facilità. Provò perfino a infilarci assieme il medio e lo spinse tutto dentro, anche se Ivan gli chiese di fare piano perché si sentiva… strappare. “Credo che sia pronto...” “Si, dai, proviamo...” e, quasi sussurrandolo: “ho voglia...” Gianfranco si mise nuovamente tra le sue gambe, tenendosi sollevato con le braccia. Dovette nuovamente cercare a fatica l’entrata ma, questa volta, la punta della cappella iniziò a farsi strada dentro Ivan. “Si! Si, lo sento… Piano… piano… E’ grosso. Ahi! Ahiiii! Aspetta! Fermo! Fermo!!! Sei dentro?” “Si ma di pochissimo.” “Mi fa male. Tanto! Troppo. Esci… esci...” Si sfilò mentre Ivan diede due profondi respiri. “Mi faceva troppo male… E’ troppo grosso...” “Ma no, non è grosso. E’ che è la prima volta...” “Si… ma… non ho mai letto che faccia così male… Mi sembra che mi strappi in due dentro...” “Se non vuoi...” “No… voglio. Prova di nuovo… ma piano… piano piano. Se mi fa male ti fermo… Ti fermi?” “Si, si...” Si appoggiò sopra e, unto com’era, non trovò difficoltà ad allargarlo trovando ...