1. Un esibizionista speciale: una nuova… scoperta (3/4)


    Data: 08/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... però una decisa resistenza.
    
    “Non tenerlo stretto...”
    
    “Non lo faccio apposta...”
    
    Ivan provò a resistere e non si lamentò anche se quello che provava era puro dolore. Gli sembrava che qualcosa di enorme lo stesse rompendo. Una cosa mai provata.
    
    Gianfranco era perfettamente piantato dentro con mezza cappella ma restava immobile. Esercitava solo una leggera pressione ma non spingeva. Sentiva la pressione costante sul suo cazzo e, la tensione di tutti i muscoli delle braccia e delle gambe che lo stavano tenendo sollevato.
    
    “Meglio?”
    
    “Nnn… no. Ancora no… Mi fa male...” e, forse per non deluderlo: “forse un po’ meno.” Ma non era vero. Si tratteneva anche se aveva voglia di dirgli di spostarsi. Pensava a tutto quello che aveva letto ma non gli veniva in mente nulla per uscire da quella situazione.
    
    La pressione sul suo sfintere era costante e la resistenza che questo opponeva decisa. La situazione era in perfetto stallo. Entrambi avrebbero voluto che succedesse qualcosa, ma ogni cosa sembrava rimanere immobile.
    
    Dopo alcuni minuti Gianfranco gli disse che proprio non ce la faceva ad entrare.
    
    “Aspetta ancora un poco… magari ci riesci...”
    
    E, proprio mentre stava dicendo questo, sentì che il culo stava per aprirsi e che quel coso gli stava entrando dentro. Non fece in tempo a fermarlo che Gianfranco, non trovando più alcuna resistenza, prima di riuscire a fermarsi, era già penetrato con tutto il glande in quel buchino che, probabilmente stremato, aveva cessato ...
    ... di colpo di… opporre resistenza.
    
    Nella stanza echeggiò un forte urlo che lo spaventò facendolo saltare indietro.
    
    “Scusa… scusa, non volevo. Ti fa male?”
    
    Ivan riprese fiato e disse subito che era durato un attimo ma era stato molto intenso
    
    “Ti fa male?” ripeté.
    
    “Adesso no...” Mentiva, sentiva ancora quella fitta, ma voleva che continuasse, che riprovasse, che gli tornasse dentro. Era qualcosa di più forte del dolore, lo voleva e basta. Non poteva rinunciarci proprio ora che era quasi fatta.
    
    “Dai… riprova… magari adesso va meglio...”
    
    “Sei sicuro?”
    
    “Si...”
    
    “Vuoi che cambiamo posizione?”
    
    “No, no, va bene così...”
    
    Questa volta trovò più facile il cammino anche se dopo poco fu nuovamente difficile proseguire, anche se solo per qualche istante, perché poi sentì la porta aprirsi e, pur se con estrema attenzione e molto lentamente, abbassò il bacino spingendosi per la seconda volta dentro la sua carne.
    
    La sensazione che gli ritornava era splendida ma strana. Era come se una grande mano lo stringeva dappertutto ed era calda.
    
    Anche Ivan, pur in difficoltà perché qualcosa faceva ancora male, tratteneva il fiato cercando di capire cosa stava provando oltre al dolore. Di sicuro sentiva benissimo che qualcosa di grosso era dentro di lui e lo stava aprendo e allargando e gli procurava una sensazione stranissima che però era in parte coperta dal fastidio.
    
    Gianfranco era sprofondato completamente dentro e si era fermato. Il culo gli serrava il cazzo e ...