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Crociera (5° parte - 2) - orgia finale
Data: 09/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio
2. Quando ci riprendiamo, io e Pino andiamo in bagno per darci una lavata e una sistemata. “Ehi, Giò”, mi fa, “ne rimane ancora uno da soddisfare, l’hai dimenticato?”. Io gli lancio uno sguardo interrogativo: “Ah già! Ahmed! Beh, io me lo sono già fatto qualche giorno fa, quindi te lo lascio volentieri!”. “Oh, no, puttanella mia! Non potrei mai privarti di un tale piacere! E poi, è adesso che siamo completamente dilatati che viene il bello” e mi infila due dita nel culo. “MMMMMMM, hai ragione!”, rispondo. “Considera anche che, a parte Enrico, nessuno di loro è ancora venuto, quindi sono pienamente operativi. E poi ti sei potuto accorgere da solo di quanto sono resistenti!”. “Oh sì. E ti assicuro che Ahmed non è da meno!”. “Bene, allora senti che cosa facciamo ora”, e mi spiega il nuovo copione che da bravo regista ha appena pensato. Usciamo dal bagno e, fissando i nostri stalloni, arriviamo fino al letto inginocchiandoci sopra a cosce larghe e culo in fuori. I nostri buchi si dilatano, sento dell’aria che ci passa attraverso e ansimo. Pietro allunga una mano per palparci, ma Pino lo blocca: “ Eh no, cari! Si fa quello che diciamo noi! Ahmed, visto che Giò si è già fatto il tuo cazzone qualche giorno fa, mi ha gentilmente concesso di farmi scopare da te. Naturalmente per ricambiare io gli presto i miei stalloni. D’altra parte non è detto che più avanti non ci si scambi di posto…”, e fa un occhiolino a tutti. “Allora”, prosegue, “tu, Ahmed, sdraiati ...
... sotto di me… Bene così”, e si impala con estrema facilità sul cazzone del turco, ansimando. “Amore”, aggiunge, rivolgendosi a Sandro, “vieni qui dietro di me, dai”. Probabilmente, Sandro ha già capito cosa fare. Deve conoscere bene quella troietta del suo ragazzo. E infatti, salito sul letto, si accovaccia dietro Pino e, puntando il cazzo al suo buco, gli affonda dentro. Un nuovo gemito esce dalla bocca del biondino. “Dai, Giò! Chiama i tuoi adesso!”, mi esorta. “Pietro”, ordino, “vieni qui e sdraiati come Ahmed”. Io gli salgo su a cavalcioni ed ingoio nel culo la sua mazza irregolare. Anch’io riesco a penetrarmi senza alcuna difficolta. Poi aggiungo: “Mohammed, tocca te. Mettiti nella stessa posizione di Sandro!”. Il tunisino corre verso di me e mi infilza col suo spiedo. “Oh, che meraviglia!”, esclamo, e Pino mi sorride, preso dalla libidine. Infatti, i suoi montatori hanno già iniziato a ripassargli il culo, mentre i miei stanno appena partendo. I nostri gemiti si diffondono nella cabina insieme con i respiri pesanti dei nostri stalloni. Vedo i due cazzoni nel culo di Pino entrare ed uscire a ritmo alternato e sento che anche i miei fanno lo stesso. I nostri buchi sono dilatati all’inverosimile, ma, dopo i due orgasmi di poco fa, ormai si sono rilassati a tal punto che potremmo prendere dentro qualsiasi cosa, anche il cazzone di Enrico. A proposito di Enrico, Pino improvvisamente lo richiama all’ordine: “Ehi, ragazzone! Che fai lì tutto solo? Vieni qui che ti ...