1. Dimmelo


    Data: 10/10/2020, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti

    ... per i fianchi, e con un unico guizzo me lo mise di nuovo dentro con forza. Mentre si muoveva dentro e fuori dalla mia fica, il suo impeto provocava dei sonori schiocchi che risuonavano oscenamente per tutta la stanza. I suoi testicoli sbattevano contro le mie gambe. — Oh, Sara… che fica che hai… vorrei scoparti sempre… — Sì — risposi languidamente. — Me lo hai già detto… continua… non fermarti… fammi godere… Invece lui si fermò. Premeva con forza il suo bacino contro il mio sedere. — Dimmelo… — mi ordinò. Feci segno di no con la testa, lui estrasse il suo cazzo e poi me lo spinse dentro con forza. — Dimmelo… — mi chiese ancora. Feci di nuovo no con la testa, e ancora lui lo tolse e lo rimise dentro con forza. — Dimmelo… — No! Non te lo dico! — quasi gli urlai. Si tolse da me, mi rivoltò sul letto, mi afferrò le braccia e di nuovo si spinse dentro di me con forza, restando col busto sollevato. Urlai di dolore. Il suo lungo cazzo aveva dilatato la cervice ed il glande mi era penetrato direttamente nell'utero. Poi venne, sparandomi la sua semenza direttamente dentro l'utero, mentre mi guardava negli occhi. Lentamente il cazzo si sgonfiò e lui uscì da me, sdraiandosi al mio fianco. Quando ci fummo ripresi abbastanza, riuscii a trovare la voce per parlare. — Ti amo, papà… Papà mi sorrise, mi diede un rapido bacio sulle labbra e si alzò. Rimasi sdraiata ancora un po', poi mi alzai anche io. Rovistai in un paio di cassetti e trovai quello che cercavo. Mi infilai una delle ...
    ... sottovesti della sua donna. Lo raggiunsi in cucina. Era ancora nudo e stava trafficando con la macchina del caffè. — Papà, quando torna Tina, poi vieni ancora da me, vero? — Che domande fai, Sara! Certo che ci vengo. — Ma tu… tu la ami Tina? Papà ingobbì le spalle e si girò verso di me. — A questo punto… non lo so più. Con tua madre era stato diverso. La amavo sul serio tua madre. E anche ora che sto con Tina, faccio sempre paragoni tra loro due, che tua mamma era meglio di lei in questo o in quello. Mi manca tua madre, in ogni istante della mia vita. Lei non c'è più e sento il vuoto qui — indicando il suo cuore. — Ma devo anche continuare a vivere. Tina lenisce quel dolore, qualche volta. Con Tina sopravvivo al dolore della sua assenza e lei lo sa. Mi avvicino rapidamente a lui e mi abbraccia. — Oh, papà… la mamma manca anche a me, tantissimo… Credi che sarebbe stata felice se avesse saputo di noi? — Ne sarebbe stata inorridita, tesoro. Non avrebbe mai approvato una cosa del genere. Era troppo moralista, per accettarlo. Ma lei è morta e non può più saperlo. Io mi ritengo un ateo e non mi da fastidio più di tanto, ora che ci ho fatto l'abitudine. Anzi, adesso aspetto con impazienza i momenti in cui ci possiamo vedere, perché tu mi ricordi molto tua madre. Hai la sua stessa foga di accogliermi dentro di te. Mi baciò la spalla e tornò a rivolgere le sue attenzioni alla macchina del caffè. Dopo qualche minuto mi chiese se ne volessi uno anche io. Dissi di no e mi sedetti al tavolo, ...