1. Momenti speciali


    Data: 11/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu

    ... vedere la pelle alzarsi quando vi avvicinava le labbra.Arrivò con studiata lentezza al solco tra le natiche, e, mentre usava lalingua per umettarle il buchino esposto, con la mano le accarezzava ilsesso. Aveva delle grandi labbra enormi. Sporgevano in fuori come ipetali di un'orchidea. Un fiore rosso, stupendo e lascivo. Gli avevadato sempre una sensazione strana sentire le mani riempirsi di quellacarne morbida e umida.Faceva ruotare la lingua, lentamente, sentendolo dilatarsiprogressivamente sotto le piccole spinte che ogni tanto dava versol'interno. Cercava di lasciare quell'ingresso il più umido possibile.Fece entrare la prima pallina sentendo un po' di resistenza allapenetrazione, non aveva voluto usare le dita proprio per non farladilatare troppo. Erano le palline che dovevano prepararla. Entraronodentro di lei una dopo l'altra, mentre la schiena di lei si inarcavaverso l'alto, cercando se possibile di offrire ancora di più le terga.La testa in basso e le cosce divaricate davano una vista eccitante comenon mai. Le sue natiche spalancate dalla posizione mettevano in mostrail filo delle palline che le usciva da dentro ed il sesso esposto edilatato dall'eccitazione sempre più forte. I petali di quel fiore eranorossi di brace ed alla luce tremolante delle candele si striavano dicarminio vivo, dove la sua eccitazione era colata lungo lelabbra...lentamente il gioco continuava mentre la lingua agevolava lepiccole penetrazioni inumidendo il percorso... ormai solo l'anellofinale ...
    ... sporgeva... impugnandolo saldamente accentuò i baci sulla schienadi lei che forse inconsciamente spostava il sedere da un lato all'altroanticipando lo strappo dell'uscita.Cominciò a tirare con piccoli strappi. Cercava di non far uscire lepalline in successione cercando di farle premere verso l'interno dellosfintere per qualche colpo invece di tirarle fuori di forza... una dopol'altra. Ad ogni fuoriuscita una specie di urletto accompagnava ilbuchino che si richiudeva sul filo, la sua schiena ormai si muovevasempre più violentemente, il respiro era sempre più affannato e l'ultimapallina la gettò in avanti sul letto, cadendo bocconi in avanti.Non darle tregua, si disse, non farla "raffreddare" .Preso l'involto lo sciolse ed un membro di gomma di dimensioni generosevenne fuori.-Bagnalo un po', e poi vienimi sopra. Voglio vedere quanto riesci aprenderne.- Ti piace guardare &egrave?- Non tutto. Mi piace guardare te. Mi piace vederti spingereall'indietro, guardarti mentre ti accarezzi... come riesci a dilatartiquando ti penetro.Quel sorriso tenerissimo le aleggiava ancora sulle labbra mentre, congli occhi fissi in quelli di lui, prendeva dalle sue mani il fallo digomma e lo avvicinava alla bocca. Cercava di eccitarlo anche con piccoligesti. Il linguaggio del corpo non esprimeva altro che lussuria, ildesiderio prepotente di godere e far godere l'uomo con i suoi movimenti,le sue parole e con tutto il suo corpo. Cominciò a succhiarlocontinuando a fissarlo negli occhi, quegli occhi che ...
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