093 - Nonna Carlotta fa la maiala col nipote
Data: 11/10/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Non mi ricordo bene quando iniziò, so che era d�estate e che io ero in vacanza dopo la maturità. Facendo due calcoli credo di poter affermare che avevo circa diciotto anni. Allora ero comunque un ragazzo, certamente parecchio inesperto per quel che riguarda il sesso.Il mio nome è Paolo, oggi uomo trentenne, alto un metro e ottanta, viso da eterno bambino, capelli castano scuro, lunghi sempre un po� spettinati e barba sapientemente incolta, occhi scuri e profondi. Per hobby gioco ancora a calcio a livello dilettantistico, per questo motivo ho un fisico asciutto e tonico. Sono in possesso di un bel culetto e di un grosso e lungo cazzo circonciso. La mia mamma mi mise al mondo quando aveva soli sedici anni, volle tenermi, anche se il bastardo di mio padre, dopo averla messa incinta le disse che del frutto del loro amore non ne voleva sapere. A mia madre parve di rivivere la storia della sua di mamma, solo che lei sfornò la figlia a soli quindici anni. Il fidanzato però si accollò la responsabilità e sposò la nonna. La nonna; a pronunciare questa parola viene a tutti in mente una donna con i capelli bianchi, un po� larghetta di fianchi, il viso incartapecorito dalle rughe, il seno cadente e un sacco di altre situazioni esteticamente poco affascinanti.Ecco, la mia nonna, non apparteneva a quel genere di persone. Mi rammento che all�epoca dei fatti mio nonno era mancato da circa due anni in un brutto incidente stradale, quando aveva soli quarantasette anni. Fin da piccolo ...
... passavo i mesi estivi con i miei nonni e insomma io sono sempre stato particolarmente attratto dalla avvenenza della mia giovanissima nonnina. In quella fatidica estate, nonna Carlotta, dopo essere andata con me a fare la spesa si era ritirata in camera sua per togliersi il vestito bello e indossare quello che usava solitamente in casa. Sul fianco destro della casa vi era un magazzino che quando andavo in vacanza da loro, io usavo per fare dei lavori con il legno. Era la mia passione e con l�ottima attrezzatura che aveva lasciato il nonno io mi divertivo a fare dei mobiletti o dei tavolini o altre mille cose. A diciotto anni stavo diventando un esperto �far da se� e anche quel giorno, lasciata la nonna alle sue faccende mi infilai nel mio laboratorio. Mi voltai per prendere una tavola di legno e vidi dalla finestra aperta della camera di nonna il suo corpo nudo, il suo monte di venere coperto da una lussureggiante peluria scura, le enormi tette che erano sode e piene e che le stavano incredibilmente alte. Mi ricordo che le confrontai mentalmente con quelle della mia giovanissima ragazza e non riuscii a definire chi delle due avesse le tette più belle. Io estasiato, la fissavo, parzialmente nascosto dalla pesante porta del magazzino, continuando ad ammirare tanta incredibile bellezza. Si girò e si chinò a raccogliere qualcosa da terra, dal vedere quello spettacolo e avere una imponente erezione passarono non più di cinque secondi. Madre mia che culo!! Due chiappe fantastiche, ...