093 - Nonna Carlotta fa la maiala col nipote
Data: 11/10/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... sporgenti, tonde, due magnifici piccoli mappamondi. Non riuscii a penetrare con lo sguardo fra le sue gambe, troppo fitto era il mistero, coperto com�era da quella foltissima peluria. La nonna si rivestì e coprì cosìl�ottava meraviglia del mondo.Socchiusi la porta del magazzino ed estrassi il cazzo durissimo, mi segai velocemente e da lì a due, massimo tre minuti, sborrai formando larghe chiazze biancastre sul pavimento di mattonelle rosse. Da quel momento, la mia passione segreta, nei confronti della nonna crebbe a dismisura. L�avevo sempre vista parecchio coperta, poi lei rispettava il lutto ed era quasi sempre vestita in lungo con abiti di colore scuro, molto larghi e sformati. Ora, invece sapevo cosa c�era sotto a quei vestiti poco appariscenti e in effetti presi a vederla e a guardarla come dire, con i raggi ics. Fu così che iniziai a spiarla continuamente, a cercare di creare situazioni favorevoli per riuscire a vederla nella sua intimità.Lei chiudeva le persiane della camera e io, quando lei non se ne accorgeva, le schiudevo quel tanto che bastava per poterla spiare. Poi un giorno successe un fatto importante, lei nella ricorrenza della festa patronale, fu invitata assieme a molti altri compaesani alla cena pagata dalla Pro Loco. La nonna portò anche me e in quella occasione la vidi bere più del solito. Seduto al suo fianco, oltre a me c�era un signore, a dire il vero un tipo piuttosto rozzo, maleducato e parecchio volgare. Questo energumeno le versava spesso da bere ...
... e lei coinvolta nei festeggiamenti beveva allegramente. Così alla fine della serata, dopo aver respinto le proposte oscene del troglodita, a piedi ci incamminammo verso casa. La nonna, appoggiata pesantemente al mio braccio, assai brilla parlava biascicando le parole e diceva cose senza senso. Poi una volta giunti a casa lei mi chiese di aiutarla a spogliarsi e in pratica di metterla a nanna. La feci sedere sul letto e mentre lei rideva in modo sguaiato, la aiutai a sfilarsi il vestito, le tolsi il reggiseno e quindi la feci sdraiare. La salutai e lei mi disse che mi ero dimenticato le mutande. Non senza fatica, gliele abbassai oltre le natiche e poi le feci scendere fino a sfilargliele dai piedi. Io eccitatissimo pensai di aver finito e lei invece sempre ridendo come una matta mi disse che le scappava la pipì. La feci scendere dal letto e la sorressi fino a farla sedere sulla tazza, sentii un forte scroscio e lei che mi guardava beatamente e candidamente. Si alzò dalla tazza e si sedette immediatamente sul bidet, si lavò la patata e poi prese l�asciugamani e me lo porse, dicendomi di asciugarla. Le passai per bene la spugna morbida fra le cosce e poi audacemente tastai con la mano nuda se era asciutta. Lei mi prese la mano ridendo e me la tenne a stretto contatto con la sua figa pelosa. Finì tutto lì, l�accompagnai ancora a letto e poi mi ritirai in camera mia. Cazzo come il marmo, me lo smanettati e sborrai copiosamente. Al mattino, verso le nove, mi affacciai oltre l�uscio ...