1. La contessa dell'aquarama


    Data: 12/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    ... leggero tonfo della carena.
    
    Quando il mare fu deserto, nel dolce cullare di leggere onde lunghe, Ramon spense il motore e mise la barca alla cappa. Calò una ventina di metri di ancora che ovviamente non mordeva il fondo , penso per stabilizzare la barca rispetto al vento leggero, poi tirò fuori dal frigorifero una bottiglia di champagne Cristal, come Briatore, e ci porse due bicchieri di cristallo che riempì, io rimasi col mio stupore e la coppa in mano, la Contessa mi guardò con gli occhi azzurri sorridendo, mi fece fare “cin cin” e bevemmo insieme.
    
    Intanto Ramon aveva issato un tendalino azzurro che copriva parzialmente il prendisole posteriore. Poi mente lei mi invitò a stendermi in quel mezzo sole, lui andò a prua e si sedette sulla punta, con le gambe verso il mare e girandoci la schiena.
    
    La barca era lunga 8,05 metri e quindi nel prendisole si godeva di una deliziosa intimità, con il dolce sciabordio del mare sul lucido scafo.
    
    Io ero in uno stato euforico, di ebbrezza, per l’avventura, il bourbon, lo champagne, il profumo della contessa che emergeva dal prendisole che faceva trasparire il costume di liscio nylon bianco coi suoi pizzi.
    
    Non pensavo a nulla , sentivo la sua voce che mi raccontava dei suoi figli, della sua solitudine, di sua figlia in particolare, e mi chiedeva ma a Milano, hai una ragazza e al mio dire si, in effetti, Cristina, una compagna di scuola, una bruna, con belle tette, “ma quando ti sei messo con lei ? “ “vi siete baciati” e io ...
    ... cercavo di stare sulle generali, dicendo “si mi piace, la trovo bellissima”, non sapevo se sbilanciarmi, “ … in effetti era bello confidarsi con lei, era eccitante, morboso, la situazione, l’acqua, il sesso era una nuvola presente, raccontai..” che ridere…in effetti prima dell’estate dopo lungo corteggiamento, fin da Natale, quando era venuta per combinazione coi suoi in montagna dove ero io…siamo stati in un bar davanti al castello sforzesco, ...ci eravamo un po limonati, era sera, nessun cliente nel separè sopra, lei mi aveva aperto la camicia mi baciava sul petto, io le toccavo i seni poi ero arrivato a metterle una mano tra le gambe aveva gli hot jeans, un pò spessi, avevo dovuto sbottonarli, lei mi aveva infilato una mano nei pantaloni, mi aveva impugnato il pisello e io accarezzandole la figa tutta bagnata e sentendo la sua mano che pulsava, e baciandola, alla fine ero venuto nei pantaloni, lei aveva riso, aveva ritratto la mano, l’aveva un pò leccata, poi si era abbassata i jeans e aveva guidato per farmi entrare le dita e io avevo continuato a masturbarla con la bocca vicina alla sua che sospirava sempre più affannosa finchè avevo sentito che chiudeva le gambe e si bagnava a fiotti poi mi mugolava in un orecchio..vengooo e poi io avevo ancora bagnato un pò i pantaloni, poi ci siamo limonati ancora, e poi usciti dal separè, io la tenevo davanti per non farmi vedere i pantaloni bagnati..”
    
    La contessa seguiva questi racconti con gli occhi chiusi….vedevo che le piaceva ...
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