1. Di nuovo da marta


    Data: 12/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: 36degrees, Fonte: Annunci69

    ... strafottente.
    
    “Stai calma, Marta..”, replicai io cercando di riportare serenità nell’ambiente; “Quanto tempo pensi possa impiegarci per scopare fino allo sfinimento una puttanella arrogante come te?”, le sussurrai all’orecchio avvicinandomi.
    
    Ricevetti come risposta uno schiaffo non forte ma deciso sulla guancia.
    
    “Cos’è, prima mi implori di venire a scoparti e adesso ti ribelli?”, dissi io.
    
    “Mi ribello perché stai perdendo tempo…ho voglia di cazzo, come devo fartelo capire? Se fossi un vero uomo mi avresti già presa di peso appena le porte dell’ascensore si fossero aperte e sbattuta sul letto, sul tavolo, per terra, dove cazzo vuoi, cominciando a scoparmi senza nemmeno degnarti di chiudere la porta”, disse Marta tutto d’un fiato.
    
    “Ah è così che la signorina vuole essere trattata? Sappi che la prossima volta te lo troverai in bocca ancora prima che tu possa comporre il numero per chiamarmi”, le risposi.
    
    La sollevai quindi di peso come da suo stesso esplicito desiderio e la misi a sedere sopra il tavolo della cucina.
    
    Marta aprì spontaneamente le gambe con la naturalezza di chi lo fa ormai per abitudine, quindi mi inginocchiai di fronte a lei e cominciai a leccarle la vagina attraverso le calze a rete scoprendola già bagnata fradicia.
    
    Anche lei era uscita dalla doccia da pochi minuti, potevo chiaramente sentire il profumo del bagnoschiuma sulla sua pelle.
    
    Mi alzai dunque in piedi e la baciai, poi le diedi un leggero schiaffo sulla guancia riportandomi ...
    ... in pari.
    
    Mi slacciai la camicia, poi i pantaloni, abbassai i boxer e dopo aver maneggiato il membro per qualche secondo le appoggiai la cappella sulla vagina e glielo spinsi dentro fottendola per qualche minuto.
    
    La sollevai quindi nuovamente di peso e la condussi verso il divano del salotto facendola piegare a novanta gradi con il ventre appoggiato al bracciolo dello stesso.
    
    “Apri grande”, le dissi con tono autoritario.
    
    Marta capì al volo cosa intendevo e portandosi le mani alle natiche le allargò al massimo che le era consentito dalle calze mostrandomi il suo splendido ano.
    
    “Ne vale la pena?”, le chiesi riprendendo il membro in mano.
    
    “Cosa ne vale la pena?”, rispose giustamente lei.
    
    “Farselo sbattere nel culo, godere per pochi attimi per poi provare dolore per giorni anche al solo pensiero di potersi sedere”, dissi io.
    
    “Proprio perché non voglio più provare dolore voglio che tu mi ci faccia abituare…e sarà meglio che ci sarai sempre quando avrò questo desiderio”, disse Marta.
    
    “Perché dici questo?”, replicai io.
    
    “Perché è vero che se aspetto che quel cornuto del mio ragazzo mi soddisfi a dovere faccio in tempo a morire, ma è vero anche che il mio culo potrebbe avere centinaia di potenziali clienti…soprattutto perché sono disposta a darlo anche gratis”, rispose lei.
    
    Strinsi il membro fra le mani e senza che lei dicesse altro glielo spinsi direttamente su per lo sfintere anale; perdere la priorità sul suo bel culetto era infatti l’ultima cosa che ...
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