1. Era solo un gioco


    Data: 13/10/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: elis, Fonte: Annunci69

    Avevamo fissato a casa di questa mia amica per una cena, era una zona degradante dove sulla strada pullulava di prostitute, l’unica fortuna era la possibilità di poter parcheggiare nel cortile del palazzo… Una cena tra quattro amiche e poi c’era l’ipotesi della disco.
    
    Naturalmente durante il pasto non poteva mancare il vino e bevemmo abbastanza… Infatti finito di cenare non ce la sentivamo di prendere l’auto per andare a ballare nonostante ci fossimo vestite per quella evenienza, decidemmo di aspettare un po’, andammo sul terrazzo per prendere un po’ d’aria fresca che non ci avrebbe fatto male...
    
    Guardavamo il via vai delle auto che si soffermavano dalle prostitute, una delle amiche quella un po’ più disinibita incominciò a dire che nessuna di noi avrebbe avuto il coraggio di darla in quella maniera, infatti le rispondemmo che non era nel nostro stile e che ci voleva molto coraggio nonostante che fossimo annebbiate dall’alcol,”eppure” replicò lei… “valutate le vostre esperienze… non vi siete mai comportate come delle puttane? E… senza essere pagate…” e li scoppiò una risata generale…
    
    Durante la risata ci propose un gioco… che ci rifiutammo di prendere in considerazione… ma lei insisteva, “dobbiamo fare qualche cosa per elettrizzare la serata, divertiamoci dai… non fate le moraliste”, e ci spiegò quello che gli era venuto in mente” giochiamo a carte chi perde fa la penitenza, in pratica scende per strada, si… chi perde va giù… e fa come una di quelle… fa vedere la ...
    ... merce propone il prezzo e se il tipo accetta sale e gliela dà, naturalmente visto che è una penitenza dovrà portare una prova alle altre… il profilattico usato”.
    
    Rimanemmo sbalordite… tu sei di fuori le rispondemmo in coro, però lei tirò fuori le carte “dai venite al tavolo, tanto perde una sola, e poi… potrei essere io, giocatevela qualche volta questa fica altrimenti a cosa vi serve, potreste anche trovare l’uomo della vostra vita”. Ci avvicinammo al tavolo ma non volevamo giocare comunque lei distribuì le carte e ci disse: “avanti non succede niente… un giro e basta chi fa meno punti perde”. Lo sbigottimento generale aumentava però nessuna di noi avrebbe pensato che fosse veramente quella la penitenza e per ingannare il tempo lentamente una dietro l’altra ci facemmo prendere dal gioco, e nessuna ci stava a perdere la partita durò circa una mezzoretta… e… alla fine…io persi…
    
    Le “amiche” sembravano molto rilassate per avere scampato il pericolo e iniziarono a canticchiarmi “penitenza, penitenza” , io risposi che neanche morta sarei scesa sulla strada perché mi vergognavo e non era nel mio caratteristiche… Ma quella che ci aveva coinvolto nel gioco, ridacchiando mi rispose compiaciuta che i debiti di gioco si devono pagare, infatti vedevo che lei era la più soddisfatta che fosse toccato a me, ma anche le altre due erano felici e la spalleggiavano contro di me… in quel momento le difficoltà erano tutte mie…
    
    Loro insistevano che dovevo fare quello che mi ero impegnata a ...
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