1. Il viaggio - parte seconda


    Data: 13/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200

    I due episodi che mi sono capitati uno di seguito all’altro non li avrei neanche saputo immaginare. Riguardano la mia vita sessuale che vedo, volendola o subendola, rivolta non all’altra metà del mondo, le femmine, essendo io maschio, ma al mio stesso sesso. Fino a ora solo seghe che mi faccio in continuazione e le confidenze col mio amico Renato che pur essendo mio coetaneo è più avanti di me e ha desideri concreti con soggetto e trama. Oggi alla luce di quello che mi è successo comprendo e mi spiego il mio disinteresse ai desideri del mio amico che hanno per soggetto Rosellina e come trama una ficcata nella fica. Volendogli rivelare anche io i miei desideri, dovrei dirgli che, sentendomi penetrare il buco del culo già solo col pensiero, ho avuto una sborrata spontanea.
    
    Riprendiamo il cammino per Milano e ci fermiamo alla sosta successiva, dove decidiamo di fare la pausa pranzo. C’è parecchia gente al self-service così mi propongo di andare ad occupare quattro posti mentre i miei fanno la fila per prendere le pietanze. Nella ricerca di un tavolo noto un bel giovane più grande di me ma non di tanto che smanetta con lo smart-phon. Proprio vicino a lui c’è libero un tavolo per quattro, mi ci dirigo e giro intorno al tavolo spingendovi sotto le tre sedie che saranno occupate dai miei parenti. Nel fare questo sento quasi come un palpeggiamento il suo sguardo che dal cellulare si è posato sulla mia persona e con insistenza sul mio di dietro.
    
    - Sei solo?
    
    Mi sento ...
    ... dire.
    
    - No, siamo in quattro, i miei stanno facendo la fila, io sono venuto a occupare i posti.
    
    - Anche io sto facendo la stessa cosa, alla fila c’è mia madre.
    
    - Sei uno sportivo?
    
    - Non più di tanto, perché me lo chiedi.
    
    - Sei ben sviluppato.
    
    La sua risposta mi fa un po’ arrossire e lui, accortosi della mia reazione, prende a scusarsi.
    
    - Scusami, sono troppo diretto, mia madre mi rimprovera per questo, ma sei ben corrazzato. Lo sai che i glutei forti piacciono, io invece sono quasi piatto.
    
    - Non ti posso giudicare perché stai seduto e per quello che si vede anche tu sei fatto bene.
    
    Nel mentre dico questo lui si alza in piedi. Dietro può anche essere piatto ma avanti in quel posto ha un gonfiore che lascia immaginare una gran bella abbondanza e il gesto che fa non è provocatorio come quello dell’uomo di questa mattina ma sicuramente allusivo e dandosi una sistematina aggiunge.
    
    - Tu da che lato lo porti.
    
    - Scusa?
    
    - Ma dai che hai capito.
    
    Una volta che mia madre mi portò da un sarto per dei pantaloni su misura, questi mi chiese: Scusi giovanotto, da che parte porta il disturbo?
    
    E chiamalo disturbo.
    
    - Ah, io porto gli slip e il disturbo, come dici tu
    
    Interrompendomi
    
    - E no, non l’ho detto io, lo disse il sarto.
    
    - Ok, come disse il sarto lo porto al centro ed è ben contenuto.
    
    - Io porto i boxer e come puoi vedere il disturbo lo porto a sinistra.
    
    E nel dire questo tira la stoffa dei pantaloni della gamba sinistra da dietro e nel ...
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