1. Il viaggio - parte seconda


    Data: 13/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... Nei due casi precedenti sono stato spettatore di me stesso, involontaria preda nel primo caso di un pedofilo, nel secondo di un adoratore del pene, chiunque altro al posto mio avrebbe subito gli stessi attacchi. Avermi pagato è servito a loro per mettere a posto anche la coscienza. Ora invece sono protagonista consapevole, ancora non so di cosa, ed è voluta e non subita.
    
    Marco è lì, si è cambiato i vestiti, io ho ancora indosso quelli del viaggio. Ci salutiamo come due vecchi amici, con abbraccio e baci sulle guance. È profumato e fresco di doccia. Mi tiene un braccio dietro la schiena che gli consente di attirarmi a se, e mi guida verso l’uscita.
    
    - Hai visto Michele che ce l’hai fatta?
    
    - È stato più semplice del previsto, convinta mia madre nessuno ha avuto da ridire. Marco, non andiamo in Duomo?
    
    - Dopo, ho pensato non ti sarebbe dispiaciuto stare un po’ soli io e te a casa mia.
    
    - E tua madre?
    
    - È andata a lavorare e tornerà tardi.
    
    Spiegandomi quello che fa sua madre e raccontandomi altre cose di se, siamo arrivati a casa sua senza che io dico una parola, solo qualche assenso quando necessario.
    
    - Sono la persona più felice del mondo Michele. Mi hai fulminato. Sei bellissimo.
    
    Queste parole e i suoi occhi fissi nei miei mi fanno avvampare e irrigidire come un manichino.
    
    - Che hai Michele. Pensavo mi avessi capito.
    
    - Marco non mi è ben chiaro cosa dovevo capire, ma tu capisci di me più di quanto capisca io stesso. Per me è tutto nuovo, non ...
    ... fermarti, guidami.
    
    E in risposta alle mie parole le sue labbra si suggellano alle mie, la sua lingua cerca la mia che non sa come rispondere se non imitandola. Il mio respiro si blocca, sono costretto a staccarmi ma, ripreso fiato, sono io che mi avvento su di lui e lo divoro. Non c’è modo migliore di cominciare. Ci stiamo divorando a vicenda non so da quanto tempo qui in piedi dietro la porta, poi lui mi prende una mano e la porta sul suo cazzo bloccato dai pantaloni, da cui prepotentemente cerca di uscire.
    
    Appagati di baci e di umori, è il momento di liberare i corpi dai vestiti, Marco inizia a spogliarmi al che io manifesto una certa reticenza e mi scuso dicendo:
    
    - Tu profumi, sei fresco di doccia, io puzzo, vorrei farla anch’io.
    
    - A parte che il fastidio è solo tuo, io mi sto inebriando dell’odore della tua pelle, delle ascelle e già mi preparo a quello sicuramente più forte dell’inguine e poi del solco delle natiche. Tua madre se ne accorgerebbe subito e ti chiederebbe se nella libreria dove sei andato, oltre che libri offrono anche docce per i lettori che hanno bisogna di lavarsi.
    
    - È vero, quella ha un fiuto.
    
    - Allora a ognuno il suo, io voglio sentire il tuo odore naturale e tu il mio, fresco e profumato di doccia.
    
    Spostandoci dall’ingresso alla sua stanza, mi toglie la maglietta, mi slaccia i pantaloni, che scendono giù alle scarpe, e mi fermo. Ora Marco mi sta dietro, si inginocchia e ficca il naso tra le mie chiappe con gli slip ancora addossa. ...