1. ICO “Tribute” - La Regina delle ombre


    Data: 13/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’uscita, verso la libertà. Ma percorso giusto un paio di metri del viale che portava al cancello, questo cominciò lentamente a chiudersi. Diamine, no! “Andiamo!” urlò Ico afferrando la ragazza per la mano e correndo a più non posso. Lei faceva fatica a stare al suo passo, ma si lasciava trascinare senza alcun problema. C’erano quasi! Mancava poco! Ancora pochi passi! Lei cadde per terra... Ico di voltò di colpo per controllare che stesse bene. Effettivamente poteva aver corso un po’ troppo forte per lei. Ma quello che vide fu qualcosa di inaspettato. Lei era sdraiata a terra, la testa e gli occhi bassi, verso il terreno, come in segno di vergogna...o paura. Dietro di lei, dal nulla, una sfera di ombra e fulmini si formò a mezz’aria fino ad ingrandirsi più di loro due messi assieme. E poi, questa sfera si rimpicciolì a poco a poco. Fino a rivelare la figura di una donna. A quel punto, lei alzò leggermente lo sguardo e la testa. La sua aurea emanava oscurità, morte e potenza. Il suo abito era fatto di tenebra e sembrava dotato di vita propria. Un’ombra che si muoveva a suo piacimento sul corpo della donna. I capelli sembravano piccole saette nere sulla sua testa. Il volto si scoprì, rivelando dei lineamenti sublimi. Era una donna bellissima e allo stesso tempo terrificante. Poteva essere una copia della ragazza, solo più grande e tenebrosa. Bocca carnosa e disegnata su un volto pallido e spettrale, un naso delicato e quasi invisibile, occhi a mandorla, seducenti e di ...
    ... ghiaccio, un collo snello e slanciato. L’unica differenza fisica era un seno più prorompente, candido anch’esso, che riluceva dietro l’ombra che lo ricopriva. “Ahs ekt dio yld” disse la donna rivolta alla ragazza. La sua voce, calda e profonda, risuonava come un’eco infinita nel vento. Pareva che le sue parole venissero dalla sua gola, dall’erba del cortile, dalla pietra dei muri. Tutta la fortezza pareva parlare. Ico si ricordò delle storie che aveva sentito al villaggio. Quella donna era la Regina delle Ombre. Colei che con uno sguardo comandava le ombre che abitavano il castello. Nessuno poteva dire con precisione che cosa fosse lei. Alcuni ritenevano fosse una ragazza maledetta, che passando secoli reclusa nella fortezza, aveva assorbito le anime dei dannati con le corna, acquisendo potere. Altri dicevano che fosse un’entità eterna che abitava quel luogo dall’inizio del mondo. Quel che era certo era che si trattava di una donna potente. E quella potenza era quasi intimidatoria, aveva portato Ico a tenersi in posizione di attacco con il suo bastone di legno. Dopo essersi spaventato a morte, ovvio. “E così tu saresti quello che porta in giro senza una meta la mia Yorda.” si rivolse a Ico parlandogli nella sua lingua. Ecco qual era il suo nome. Il nome della ragazza. Yorda. Quando la Regina lo pronunciò sembrò come una carezza. Una delicatezza sensuale. La voce della donna era quasi ipnotica. Lui non mollava il bastone, era pronto a colpire per venire in soccorso a Yorda. “Sai chi è ...