1. ICO “Tribute” - La Regina delle ombre


    Data: 13/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti

    ... questa ragazza?” domandò lei con autorevolezza. Ico fece un passo apparentemente minaccioso verso la Regina. “Questa ragazza è la mia unica e adorata figlia.” A quelle parole, Ico reagì con sorpresa. Non gli avevano mai raccontato di una figlia della Regina. O forse non aveva prestato troppa attenzione a quelle storie. Yorda non reagì. Era ancora seduta per terra ad osservare Ico con quella sua aria incuriosita. Ico si tranquillizzò. Se la Regina era veramente sua madre non era lì per farle del male. La Regina riprese a parlare, con quella sua voce suadente e allo stesso tempo ferma, decisa, che non ammetteva repliche: “Smettila di perdere il tuo tempo con lei.” fece una pausa, durante la quale Ico si soffermò su come anche la tenebra che ricopriva il suo corpo trasmettesse autorevolezza. La Regina continuò: “Yorda vive in un mondo diverso da quello dei ragazzi con le corna!”. Le ultime parole erano risultare quasi come un insulto. Ico si sentì per un attimo avvilito da quell’affermazione. Non per le sue corna, ma per Yorda. Davvero non poteva venire con lui? Davvero avrebbe dovuto rimanere in quel luogo di desolazione, solitudine e morte? Davvero ...
    ... avrebbe dovuto lasciarla andare? Questa era la domanda che gli incuteva più timore. Ma gli occhi di Yorda gli dissero di no. Ico si riprese e lanciò uno sguardo di sfida alla Regina, la quale, senza muovere ciglio, ma anzi con aria di sufficienza disse: “Ora sai come stanno le cose...puoi andartene.”. Non era una richiesta. Era un ordine. Sparì in un bagliore di saette e fulmini luminosi, quasi accecando Yorda. Ico si precipitò verso di lei: “Stai bene?” le chiese preoccupato. Yorda guardò prima lui e poi verso terra: “On wti e srq atms” sospirò lei. Ico comprese. Le porse la mano con un leggero sorriso, come a tranquillizzarla. Yorda lo guardò con quella sua adorabile aria quasi infantile. Prese la sua mano e rimasero in piedi così per qualche secondo. A guardarsi dritti negli occhi. Mano nella mano. Dalle pareti della fortezza riecheggiò l’eco della voce della Regina, si rivolgeva a sua figlia: “Ezn arwk” Ico e Yorda si guardarono istintivamente attorno, verso l’alto, cercando di capire da dove provenisse: “Ahm iks ont we ydn ank ytq”. L’eco si dissolse nel vento. Ico guardò il cancello ormai chiuso. Sicuramente c’era un modo per riaprirlo. Continua 
«123»