1. Nozze d'argento


    Data: 13/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: nicbrother, Fonte: Annunci69

    ... aveva un coso anzi un cosone in mezzo alle gambe, non riuscivo a non guardarlo e la cosa mi imbarazzava moltissimo. Prese un telo per asciugarsi e nel frattempo mi parlava, boh forse della temperatura dell’acqua non lo so oramai ero posseduta da quella visione.
    
    Tornammo in albergo a metà pomeriggio, Sandro e Mara volevano farsi una partita a tennis. Prima di salire in ascensore Mara mi sussurrò all’orecchio, mi occupo io di tuo marito tu divertiti.
    
    Salì in camera, non capivo quelle parole. Mi infilai in doccia, bussano alla porta non è mio marito è Mario, serro l’accappatoio ma non è quello che voglio e lui lo sa.
    
    Ora ho capito le parole di Mara, resto nuda davanti a quell’uomo dal cosone enorme.
    
    Le sue mani iniziano a toccarmi, io faccio resistenza, sono sposata ma i sensi di colpa durano pochi istanti il tempo di avvicinare le mie labbra alle sue.
    
    Mi bacia ancora, chiudo gli occhi, mi distende sul letto e la sua lingua inizia a scoprire il mio corpo, non ci mette molto ad arrivare lì ed io l’accolgo con un orgasmo infinito.
    
    Prendo l’iniziativa, inizio a spogliarlo, quella mattina mi ero fatta un’idea di quello che avrei trovato ma fu comunque una sorpresa, il suo cazzo era gonfio e grazie ai movimenti della mia mano ha continuato a gonfiarsi, è diventato duro, grande di una forma perfetta almeno il doppio di quello di Sandrino.
    
    La sua cappella mi stava chiamando, attraeva la mia bocca verso di lei. Prima lo assaggiai con la lingua, aveva un buon sapore ...
    ... di pulito, lo stringevo forte e continuavo a leccarlo ma esitavo, qualche rimorso impediva alla mia bocca di aprirsi.
    
    Guardai quel totem e presi una decisione, le mie labbra avvolsero quella fumante cappella.
    
    Mi sentivo sporca, troia, ma desideravo esserlo e Mario l’aveva capito, sapeva di avermi in pugno.
    
    Mi sollevò e mi posizionò sotto di lui, era arrivato il momento. Lo sentii avvicinare, appoggiarsi ma non entrare, spingere un po’ e poi ritirarsi indietro, ero posseduta gli urlai scopamiiiiii e lui con un colpo deciso entrò dentro di me.
    
    Lo strinsi fortissimo, rimanemmo immobili per qualche istante lo sentivo pulsare, iniziò a scoparmi deciso ed io inizia a godere.
    
    Venni non so quante volte, sudavo lo graffiavo lo incitavo a non smettere.
    
    Non ero abituata a quelle misure e la mia passerina bruciava, ridendo glielo detto, rise anche lui e mi girò a pancia sotto.
    
    La sua lingua chiaramente cercava di preparare il mio culetto vergine, non ero rilassata all’idea ma ero la sua schiava d’amore e non dissi una parola chiaramente accettando il mio destino. Provò ad entrare ma non ci riuscì, non mi uscirono le parole ma il mio dito riuscì ad indicare un tubetto di crema sul comodino, sorrise e me la versò abbondantemente sul buchino che immediatamente si rilassò. Il successivo tentativo andò a buon fine, lo sentivo entrare lentamente, dolore? Non mi importava lo volevo anche lì.
    
    Le sue palle sbatterono contro le mie chiappe, era entrato tutto.
    
    La sera a ...